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venerdì 29 Marzo 2024,

Luiss, bene il primo anno. Confindustria: «Chiederemo al sindaco nuovi spazi»

Berton: «Non possiamo negare che il Covid ha complicato tutto, ma siamo riusciti comunque a garantire oltre mille (nello specifico 1.038) ore di formazione, sia in presenza che a distanza, tramite gli strumenti tecnologici, con 122 partecipanti da 24 aziende».

Poco più di un anno fa, il 28 gennaio 2020, il taglio del nastro. Un vero e proprio “battesimo del fuoco” per la Luiss Business School, che si è trovata ad affrontare i “primi passi” in piena pandemia. Nonostante le difficoltà, il bilancio dell’anno appena trascorso è positivo. Tant’è che Confindustria Belluno Dolomiti, capofila del progetto che ha visto la costituzione dell’Hub «Veneto delle Dolomiti», andrà dal sindaco di Belluno Jacopo Massaro per chiedere nuovi spazi. L’annuncio nella mattinata di oggi, giovedì 25 febbraio, durante la conferenza stampa online degli Industriali. «Non possiamo negare che questo primo anno è stato complesso», ha evidenziato Lorraine Berton,presidente di Confindustria Belluno, «ma siamo riusciti comunque a garantire oltre mille (nello specifico 1.038) ore di formazione, sia in presenza che a distanza, tramite gli strumenti tecnologici, con 122 partecipanti da 24 aziende». «Con questi numeri riempiano gli spazi che ci sono stati messi a disposizione a Palazzo Bembo, in centro città», ha aggiunto il direttore, Andrea Ferrazzi, «e ci rivolgeremo al sindaco per chiedere di poter usufuire di ulteriori aule».

Quello di Belluno è il terzo polo a livello nazionale della Luiss, dopo Roma e Milano, ed è nato con l’obiettivo di diventare il punto di riferimento dell’alta formazione del Nord Est. Non solo per trattenere i talenti sul territorio, ma anche per attrarne di nuovi. «Finora sono stati attivati 10 corsi executive, cioè quelli rivolti alle imprese, e un master in marketing e vendite», hanno precisato Paolo Boccardelli, direttore di Luiss Business School, ed Enzo Peruffo, alla guida del master in Business administration. «Da questa primavera, in aprile, prenderanno il via altri executive: uno dedicato all’export (digital export management), con un focus sul mondo dell’occhialeria; un altro su amministrazione, finanza e controllo; un terzo in “Project management basic”. Si aggiungeranno 4 master dedicati ai giovani. Già praticamente pronta, inoltre, l’offerta formativa autunnale».

«Possiamo ridare competitività alle nostre imprese solo se puntiamo sul fattore della conoscenza», ha aggiunto Berton. «Il Covid ha cambiato il mondo, noi compresi. Le imprese sono state travolte da una crisi economica inedita, ma non ci siamo dati per vinti e abbiamo comunque affrontato quest’anno sfruttando l’on line, convinti che la formazione sia uno degli elementi strategici per resistere, crescere e competere».

«La risposta è stata ottima così come il gradimento dei corsisti, tanti manager e imprenditori da tutto il Nordest», ha concluso. «Non bisogna dimenticare che Belluno, nell’organizzazione di Luiss Business School, è punto di riferimento per tutto il territorio delle Tre Venezie. Non a caso è stata sottoscritta una convenzione con le Confindustrie di Trento, Udine e Venezia».

Martina Reolon

L’articolo completo sull’Amico del Popolo cartaceo della prossima settimana.

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