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giovedì 25 Aprile 2024,

I sindacati ai sindaci: più coraggio contro l’evasione, l’Agenzia delle Entrate è pronta a collaborare

Presentate le linee guida 2021 della Contrattazione sociale. La crisi sociale ed economica legata al virus domina lo scenario.

Tanto più in un periodo di crisi economica come l’attuale, in cui molte famiglie bellunesi rischiano di scivolare sotto la soglia della povertà, è importante lottare contro l’evasione fiscale. E i Comuni possono dare un grosso contributo, “incrociando” le loro banche dati con quella dell’Agenzia delle Entrate che ha appena confermato la propria totale disponibilità a collaborare: i soldi recuperati potranno essere utilizzati dalle amministrazioni locali per promuovere iniziative sociali e di inclusione utili a superare il difficile momento. Soltanto il Comune di Belluno ha finora sottoscritto il protocollo con l’Agenzia delle Entrate, peraltro fin qui mai attivato: ecco allora l’appello ai sindaci ad avere coraggio, l’evasione va smascherata perché rappresenta un danno per la collettività e perché dalla collaborazione con l’Agenzia delle Entrate possono nascere politiche sociali virtuose e più forti, utilizzando le somme che saranno recuperate.

È forse la proposta più concreta emersa oggi dalla presentazione delle linee guida della Contrattazione sociale con i Comuni per l’anno in corso, avvenuta in videoconferenza con Rudy Roffarè e Michele Ferraro per Cisl e Uil territoriale, e con Maria Rita Gentilin, Rino Dal Ben e Debora Rocco per Spi, Fnp e Uilp. Lotta alla povertà e alla disuguaglianza sociale, politiche concrete in favore di anziani e giovani, nuove infrastrutture sanitarie per combattere la diffusione del Covid-19, ma anche un fondo per aiutare i cittadini che perdono il lavoro e che non riescono più a pagare le rate del mutuo per la prima casa sono alcune delle istanze che le organizzazioni sindacali territoriali Cgil, Cisl e Uil, unitamente alle categorie dei Pensionati Spi Cgil, Cisl Fnp e Uilp Uil porteranno all’attenzione delle amministrazioni comunali bellunesi.

Il 2020 ha impegnato sia le amministrazioni comunali che le parti sociali nel lavoro di prevenzione al contagio in tutti i campi, dalla scuola agli ambienti di lavoro e di vita come le case di riposo e i centri diurni chiusi, per dare risposte a tutti coloro che si sono trovati in difficoltà. Sono stati 12 gli incontri dei sindacati con i Comuni, in rappresentanza del 50% della popolazione della provincia, mentre nel 2019 i confronti erano avvenuti con 30 amministrazioni. Fra i risultati ottenuti, il sostegno al Fondo Welfare Dolomiti e al Centro Antiviolenza Belluno Donna, l’impegno a favorire l’invecchiamento attivo con la partecipazione e il coinvolgimento degli anziani alle attività culturali anche prevedendo il trasporto da casa, l’assistenza domiciliare estesa alle famiglie anziane a sollievo del lavoro di cura delle donne anziane e l’avvio della costituzione di un fondo per aiutare le famiglie colpite dalla crisi a pagare le rate del mutuo prima casa. Sul fronte fiscale, altro tema presidiato dalle organizzazioni sindacali, si registra l’innalzamento della soglia di esenzione Irpef, come richiesto, a 12mila euro e a 15mila. L’amministrazione di Feltre, con esenzione a 15.000, ha anche diminuito l’imposizione fiscale sullo scaglione successivo. Cgil, Cisl e Uil ravvisano una certa resistenza da parte dei Comuni a intervenire sulla tassazione locale: sono ancora molti i Municipi che applicano l’imposizione più gravosa, ovvero l’aliquota massima dello 0,8% su tutti gli scaglioni, senza progressività. «Nel 2020 la pandemia ha causato lutti, sofferenza, malattie, impoverimento drastico del tessuto sociale e calo delle nascite», è stato rimarcato, «l’uso di nuove tecnologie ha sostituito il contatto diretto. Nuove normative d’emergenza per evitare il contagio, unite a nuove forme di sostegno, sono state introdotte per far fronte alla precarietà economica, con un gravoso carico per i Comuni chiamati all’attuazione delle misure. Nel corso dell’anno passato, è stato serrato il confronto fra Comuni e organizzazioni sindacali per affrontare l’emergenza economica, sociale e sanitaria, con il tema dei ristori e delle nuove povertà al primo posto della discussione».

Il 2021 si configura come un anno di grande impegno in termini organizzativi, di sistema ed economici di sostegno a categorie sociali e produttive. Parte proprio dall’emergenza economica e sociale l’impegno delle organizzazioni sindacali per l’anno in corso. «Occorre agire creando sinergie e legami», è stato detto, «il Covid sta mettendo in difficoltà la tenuta sociale delle nostre comunità. Ecco perché nella contrattazione sociale del 2021 dobbiamo puntare su sostegno all’inclusione e alla gestione delle nuove povertà, per non lasciare indietro nessuno. In particolare ci concentreremo sulle politiche per la famiglia e sostegno all’area infanzia, ai giovani e agli anziani (asili, doposcuola, invecchiamento attivo, alleanza per le famiglie), sulla lotta alle disuguaglianze sociali, sul rilancio di cooperative di comunità per assegnare lavori diretti a persone senza lavoro, ma anche sulle politiche abitative, la formazione digitale e finanziaria. Servono inoltre nuove strategie per contrastare l’evasione e investire le somme recuperate nei servizi sociali in favore dei cittadini». Con un appello ulteriore: i Comuni continuino a ragionare sulle “fusioni” e non soltanto con l’obiettivo di ottenere dei finanziamenti aggiuntivi per dieci anni ma puntando a una più efficaciente organizzazione.

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