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martedì 23 Aprile 2024,

Ice Music, Illegio e Wall in Art sul podio del Lagazuoi Winning Ideas Mountain Awards 2021

I progetti saranno presentati ufficialmente insieme ai vincitori delle altre tre categorie di gara.

Salire in montagna dopo il tramonto, entrare in una sala concerto dentro un igloo, ascoltare un’orchestra suonare strumenti di ghiaccio su un palco iridescente e scintillante: un’esperienza indimenticabile per gli spettatori di Ice Music, a Cortina d’Ampezzo vincitore assoluto del Lagazuoi Winning Ideas Mountain Awards 2021, categoria Turismo sostenibile di montagna.

La seconda edizione del premio, un progetto curatoriale originale di Lagazuoi Expo Dolomiti, incorona anche altre due visioni di cambiamento, rispettivamente sul secondo e terzo gradino del podio: Illegio, il paese della Carnia che organizza ogni anno una mostra d’arte di rilievo internazionale, con opere da tutta Europa, e Wall in Art, in Val Camonica, un parco diffuso di arte pubblica che fa dialogare il writer Ozmo, accompagnato da altri giovani artisti, con il passato preistorico della “valle dei segni”. A decretare i vincitori, la giuria di qualità, composta da studenti dell’Università degli Studi di Bergamo (Corso di laurea magistrale in Planning and Management of Tourism Systems) coordinati dal docente Andrea Macchiavelli. Per individuare alcuni dei progetti partecipanti sono stati coinvolti, in qualità di esperti, professionisti del calibro di Luigi Felicetti, giornalista e conduttore Rai, autore di Geo, Massimiliano Ossini, giornalista, già conduttore di Linea Verde, scrittore, e Mia Pizzi, giornalista esperta di design.

I progetti saranno presentati ufficialmente insieme ai vincitori delle altre tre categorie di gara, ovvero Innovazione digitale & App di montagna, Attrezzatura e abbigliamento di montagna e Produzioni enogastronomiche di montagna. Quando la situazione lo permetterà, il pubblico potrà ammirarli in mostra a Lagazuoi Expo Dolomiti, presso la stazione di arrivo dell’omonima funivia tra Cortina e l’Alta Badia. Una cornice di assoluta bellezza che ospita una galleria e un polo culturale tra i più alti d’Europa.

Ecco dunque i tre vincitori.

Ice Music. Siamo nel comprensorio Pontedilegno-Tonale, nel cuore del ghiacciaio Presena a 2600 metri di altezza. Qui nasce l’Ice Dome, un teatro ricavato interamente nel ghiaccio, raggiungibile dalle piste o in cabinovia. Per tre mesi all’anno va in scena un cartellone di eventi sostenibile, con grandi ospiti internazionali e repertori che spaziano dalla musica classica, al jazz, fino al rock. A parte qualche luce di scena, il resto è sostanzialmente di ghiaccio: anche gli strumenti – violini, viole, violoncelli, chitarre, percussioni e un enorme xilofono – suonati dalla ParadICE Orchestra. Il pubblico viene trasportato in un ambiente irreale, magico, fatto di suoni e colori. Questo incanto nasce dalla neve, e si scioglie con la primavera: così si porta l’accento sui cicli stagionali e sull’acqua, elemento chiave, risorsa mai così preziosa, simbolo di una bellezza che travalica i confini.

Illegio. A Illegio, remoto borgo della Carnia, si può vivere isolati e al contempo abbracciare il mondo. Proteggere la quiete della montagna, con i suoi silenzi, e accogliere il fermento creativo, la scintilla della bellezza che accende cuore e mente. Qualche anno fa don Alessio Geretti ha pensato di rivitalizzare il paese con delle mostre d’arte. E così, insieme all’Associazione culturale Comitato di San Floriano, Illegio fiorisce ogni anno con opere da tutta Europa, trasformandosi in museo diffuso che attira molti visitatori. La marginalità della montagna, lontana dalle rotte consuete, diventa una lente attraverso cui leggere l’arte, dando centralità a una visione “altra”, potentemente innovativa. La sostenibilità del progetto non è solo ambientale, ma sociale: è coinvolta larga parte della popolazione locale, sia a livello culturale che micro-imprenditoriale.

Wall In Art. Dalle incisioni rupestri alla street art: ecco come la Val Camonica, lega insieme passato e presente, scrivendo un capitolo nuovo di una storia antichissima. Nasce un parco diffuso di arte pubblica, con percorsi escursionistici, realizzato insieme a Ozmo, al secolo Gionata Gesi, uno dei più autorevoli writers italiani. Sotto la sua guida, otto giovani artisti hanno realizzato opere di vario stile nei Comuni di Borno, Cerveno, Lozio e Malegno. L’intervento racconta lo spazio pubblico contemporaneo della “valle dei segni”, nota per una delle più sorprendenti collezioni mondiali di petroglifi, caricandolo di valenze artistiche e comunicative più contemporanee. Camminando lungo questi percorsi si scoprono segrete assonanze tra le ere della storia umana, simboli da interpretare, visioni creative.

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