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giovedì 25 Aprile 2024,

Dissesto idrogeologico, proseguono i lavori sul torrente Tesa

L’assessore regionale Bottacin: «La sicurezza del territorio è per noi la priorità delle priorità».

Proseguono a pieno regime i cantieri attivati in Alpago dall’ufficio regionale del Genio civile a seguito dell’evento alluvionale dello scorso inizio dicembre. Lo conferma l’assessore al Dissesto idrogeologico, Gianpaolo Bottacin, a conclusione di un sopralluogo. «Oltre a quanto stiamo facendo attraverso i nostri Servizi forestali regionali, anche tramite il Genio civile», ha spiegato, «sono in corso opere in prosecuzione degli interventi che avevamo avviato da subito. Innanzitutto i lavori di ricostruzione e potenziamento provvisionale della difesa idraulica in sponda sinistra del torrente Tesa a valle dell’abitato di Schiucaz dove abbiamo provveduto alla sistemazione di un tratto gravemente danneggiato della scogliera in massi posta a difesa della sponda che si trova in prossimità della Strada Provinciale 5».

Al fine di migliorare l’efficienza idraulica del corso d’acqua è prevista inoltre la pulizia dalla vegetazione in alveo e la realizzazione di una ricalibratura e rettifica dello stesso, con formazione sulla sponda destra di un rilevato di protezione utilizzando il materiale di risulta delle attività di scavo.
«Per questo cantiere, in pieno svolgimento – sottolinea Bottacin – abbiamo messo a disposizione 400.000 euro e, condizioni climatiche e imprevisti permettendo, contiamo di poter completare i lavori entro l’estate».

«Poco più a valle, sempre a seguito dell’evento alluvionale di dicembre, è stato attivato un ulteriore intervento per il ripristino del regolare deflusso del torrente Tesa, mediante ricalibratura dell’alveo e la costruzione e potenziamento delle opere idrauliche nei pressi di Costella», prosegue l’assessore. «L’intervento prevede in particolare la realizzazione di una savanella nel tratto a valle della confluenza con il torrente Valturcana. È prevista inoltre, in corrispondenza di una forte erosione spondale, la formazione di un rilevato con il materiale proveniente dallo scavo e il potenziamento delle opere di difesa idraulica esistenti».

L’area è, infatti, interessata da processi erosivi, sulla sponda sinistra e in atto da tempo, già in parte contrastati con un intervento attivato a seguito della tempesta Vaia ed evoluti a seguito dell’ultimo evento alluvionale con danneggiamento e rischio di aggiramento di opere di difesa già esistenti.

«Ammontano a 300.000 euro complessivi le somme che abbiamo messo a disposizione per questo secondo cantiere – conclude Bottacin – che, se le condizioni che ci riserverà il meteo non lo ostacoleranno, prevediamo di ultimare entro la fine della primavera».

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