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giovedì 25 Aprile 2024,

Scuola del legno di Sedico, è boom di richieste

Le aziende vogliono assumere giovani operatori del legno.

Il settore produttivo del legno chiama e la Scuola del Legno del Centro Consorzi, a Sedico, risponde. È punto di riferimento, molte aziende collaborano ospitando studenti nel periodo di stage, il valore e l’importanza della scuola passa anche attraverso la loro disponibilità e la loro collaborazione.

In questo periodo emerge una forte richiesta di giovane manodopera. «Si è vero, spesso le aziende chiamano per avere i riferimenti dei neo qualificati ma devo dire che mai come in questo periodo», sostiene Giampiero Losso, responsabile della Scuola, «da settembre abbiamo ricevuto chiamate da tutte le nostre zone (Agordino, Bellunese, Feltrino…) ma anche dalle provincie di Treviso, Padova, Vicenza e Venezia e qualcuna anche da fuori Regione». «Il settore decisamente sta avendo un periodo positivo, molte aziende hanno ricevuto importanti commesse e sono in grado di ampliare il loro organico», conferma Christian Begali titolare di un’avviata falegnameria a Cencenighe e insegnante di laboratorio alla Scuola del Legno. «La ricerca di giovane manodopera è viva anche per il normale ricambio generazionale oltre che per l’aumento di lavoro di questo periodo. La Scuola ha un ruolo fondamentale nel catalizzare l’interesse di giovani in età scolastica e per coltivare passioni e interessi dei giovani. Il mio augurio è che sempre più i giovani e le loro famiglie sappiano riconoscere l’importanza di un percorso formativo professionalizzante. La figura del falegname è ricercatissima, è un lavoro creativo, di precisione in cui va messa passione, intento e molta abilità manuale. Inoltre in questi anni si è aggiunta anche la competenza informatica, digitale e tecnologica attraverso l’utilizzo di centri di lavoro a controllo numerico», conclude Begali.

«Le richieste delle aziende ci stimolano ad un miglioramento continuo in termini di proposta didattica, di investimenti tecnologici e di diffusione tra i giovani della proposta formativa, a maggior ragione ora in cui il settore chiama i giovani offendo posti di lavoro», sostiene Losso, «la Scuola sviluppa l’attività con due sezioni, da un lato potenziamento dell’area artistica-creativa e dall’altro potenziamento dell’area Cad-Cam-Innovazione. Da considerare anche l’opportunità di poter utilizzare strumentazioni del Fab Lab presente nella sede della Scuola».

Michele Talo direttore di Centro Consorzi evidenzia: «I dati positivi del settore che ha snocciolato la Camera di Commercio rappresentano un forte impulso alla formazione in quanto legano due aspetti trainanti dell’economia Veneta, la forte propensione all’innovazione tecnologica nel manifatturiero e l’utilizzo di una materia prima esistente e storicamente peculiare del tessuto imprenditoriale locale, tema centrale per l’economia circolare a cui sembra indirizzarsi lo sviluppo ed è qui che competenze e innovazione si incontrano».

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