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venerdì 19 Aprile 2024,

Un bellunese ad “Avanti un altro!”: il 7 aprile puntata con Francesco Talania

Originario di Tisoi e residente dal 2005 a San Gregorio nelle Alpi, ha preso parte alla nota trasmissione di Canale 5 condotta da Paolo Bonolis. Talania è conosciuto in provincia anche in quanto vicepresidente dell’Interclub Fener “Massimo Moratti”.

«Chi l’avrebbe mai detto?». Francesco Talania ancora non ci crede: mi avrebbe pensato di essere selezionato e di riuscire a partecipare al suo quiz televisivo preferito. E invece è andata così: la sua partecipazione ad «Avanti un altro!» andrà in onda mercoledì 7 aprile. Dunque, a partire dalle 18.45, i sangregoriesi e non solo si possono preparare davanti alla televisione e selezionare il tasto 5 del telecomando. «Tutto è nato l’anno scorso, durante il lockdown», spiega Talania, 43 anni, originario di Tisoi e residente dal 2005 a San Gregorio nelle Alpi, dove vive con la moglie Elisa e i figli Martino e Valentina. «A casa, durante l’ora di cena, stavamo guardando le repliche della trasmissione su Canale 5 condotta da Paolo Bonolis. Un’abitudine per noi, un programma che ci piace perché consente di passare un’oretta all’insegna del divertimento e della spensieratezza, specie in questo periodo così difficile. Al termine di ogni puntata ci sono le indicazioni per chiedere di poter partecipare e mi sono detto: “Perché no, proviamo!”. Così ho mandato un messaggio vocale al numero indicato».

Poi Talania non ci ha più pensato, fino a quando, una sera, ha ricevuto una telefonata da un numero con prefisso 06. «Credevo fosse un call center. Ho risposto e una donna, di nome Annamaria, mi ha detto che ero stato scelto per le selezioni di “Avanti un altro!”, che per il Nordest si svolgono a Verona», racconta ancora Talania, che da quasi vent’anni lavora in banca. «Il casting si è svolto a ottobre 2020, in un grande hotel, a scaglioni, nel rispetto di tutte le normative anti-Covid». In cosa consistono le selezioni? «Accendono le telecamere», dice ancora Talania, «e cominciano a farti domande di carattere generale, entrando poi nel dettaglio di alcune tramissioni televisive. Poi chiedono di raccontare qualcosa di te: allora ho spiegato che sono da sempre attivo nel sociale, che in questo momento ricopro la carica di presidente Consiglio d’istituto di Santa Giustina. E che sono un grande tifoso dell’Inter (come Bonolis), vicepresidente dell’Interclub Fener “Massimo Moratti”».

«L’esito della selezione non viene comunicato subito», prosegue. «Sono tornato a casa, senza troppi “grilli per la testa”. Poi, un sabato di novembre, mentre ero in passeggiata con la mia famiglia a San Gregorio, una telefonata: mi hanno detto di scendere a Roma il martedì successivo per registrare la puntata. Subito sono stato preso dal panico, anche perché il preavviso era scarsissimo ed ero preoccupato per il lavoro. Ho chiamato il mio capo, che è stato disponibile e mi ha permesso di prendere le ferie necessarie». La partenza di buon’ora con il treno, da Santa Giustina, il 17 novembre. «Subito però un imprevisto», racconta, Talania, «a Montebelluna, dove c’era il cambio, ho saputo che il treno era stato cancellato. Erano le 7.40 e alle 8.10 dovevo essere sulla freccia rossa che, da Treviso, mi avrebbe portato a Roma. Quindi di corsa ho preso un taxi che, seguendo strade secondarie, mi ha fatto arrivare giusto in tempo».

All’arrivo in stazione Tiburtina, Talania ha trovato un pulmino nero, quello della trasmissione. «Come i vip», dice ridendo Talania. «Mi hanno fatto il tampone e portato negli studi. Lì non ho dovuto aspettare molto e la puntata è stata registrata il giorno stesso. Lo studio, visto in tv, sembra enorme. Invece è abbastanza piccolino. Bonolis, Luca Laurenti e tutto lo staff della trasmissione sono invece simpatici come appaiono guardando la trasmissione da casa. È stata un’esperienza bellissima mi sono divertito moltissimo». Ma, alla fine, come è andata? «Non posso svelare di più. Lo scoprirete guardando la puntata il 7 aprile: anche io mi vedrò per la prima volta, spero di non aver fatto figuracce», conclude ridendo.

Martina Reolon

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