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venerdì 19 Aprile 2024,

Virus, l’incidenza in provincia di Belluno scende ancora, ci sono volute tre settimane

Il monitoraggio dell'Amico del Popolo sull'andamento dell'epidemia (elaborazioni sui dati di Azienda Zero).

Ci sono volute tre settimane di sforzi e di chiusure, in zona arancione e poi rossa, per tornare ai valori di incidenza dell’8 marzo, quando la terza ondata cominciò a mostrarsi in modo netto anche in provincia di Belluno. La crescita dei contagi da coronavirus era iniziata, in realtà, già con la seconda settimana di febbraio, dopo il ritorno del Veneto in zona gialla e la riapertura delle scuole; in provincia di Belluno il picco della terza ondata è arrivato dopo un mese e mezzo, il 17 marzo (incidenza 267); abbiamo vissuto una ventina di giorni in “stallo” con diversi saliscendi (era il «plateau») e ora, com’era capitato anche nelle precedenti ondate, c’è il calo vistoso. Calo dei contagi, per ora, non ancora calo delle conseguenze dei contagi.

I dati ufficiali della Cabina di Regia nazionale (divulgati ieri, venerdì 2 aprile) attribuiscono al Veneto un’incidenza settimanale consolidata di 238 punti al 28 marzo e Rt 1,11: parliamoci chiaro, sono numeri che consentono il ritorno in zona arancione (infatti così avverrà da martedì prossimo 6 aprile) ma non sono in sé molto buoni; caleranno ancora ma occorrerà stare molto attenti a non invertire la direzione, a non creare una quarta ondata prima dell’estate, quando ancora la diffusione delle vaccinazioni non sarà al massimo.

Oggi, sabato 3 aprile, l’incidenza del coronavirus in provincia di Belluno risulta di 203 punti (ieri era 215, l’altroieri 228). Bene anche il Veneto: da 215 di ieri a 211 di oggi.

Il calcolo dell’Amico del Popolo viene eseguito sulla base dei dati contenuti nel report quotidiano delle ore 8 diffuso da Azienda Zero, non consolidati. L’incidenza (criterio di monitoraggio adottato nel Veneto, in Italia e in tutta Europa) rapporta i nuovi casi testati di sars-cov-2 nell’arco di una settimana su 100 mila abitanti. Insieme all’indice Rt (che misura la riproducibilità del virus), l’incidenza è l’indicatore più importante per osservare l’andamento dell’epidemia e viene utilizzato dal governo per determinare i “colori” delle regioni, ovvero la tipologia delle misure di contrasto alla diffusione del virus. Il grafico mostra in colonne blu l’evoluzione dell’incidenza in provincia di Belluno; in nero tratteggiato la soglia dell’incidenza 50, valore sotto il quale un’area può essere dichiarata zona bianca; in rosso la soglia dell’incidenza 250, valore sopra il quale – per decisione del governo concordata con le regioni – le scuole dalla seconda media in su devono automaticamente passare in didattica a distanza anche se la regione non dovesse trovarsi in zona rossa.

Luigi Guglielmi

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