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giovedì 25 Aprile 2024,

Lavoratori agricoli esclusi dal Decreto Sostegni, domani presidio davanti alla Prefettura

Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil: «Lavoratori stagionali essenziali ma senza bonus». In provincia di Belluno sono 1.900.

I lavoratori stagionali dell’agricoltura, quelli che operano negli agriturismi e nel settore del florovivaismo e che hanno perso numerose giornate di lavoro a causa della pandemia, sono stati esclusi da ogni tipo di ristoro anche nel Decreto Sostegni. La denuncia è delle sigle sindacali di categoria Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil. Per questo domani, sabato 10 aprile, alle ore 10, saranno in presidio davanti alla Prefettura di Belluno così come in tutte le province d’Italia.

Sono 1.900 i lavoratori stagionali del settore, impiegati in provincia di Belluno, che sono stati fortemente penalizzati dall’emergenza Covid e che non hanno ottenuto né bonus né sostegni, né col Decreto di dicembre né con il recente Decreto Sostegni. Un esempio tra tanti è quello di coloro che operano negli agriturismi e nel settore del florovivaismo che nel 2020 non hanno potuto lavorare e nemmeno raggiungere i requisiti utili per accedere alla disoccupazione agricola e non hanno ricevuto alcun tipo di ammortizzatore. Ma ci sono anche gli stagionali impiegati nella coltivazione e nella raccolta di frutta e verdura, indicati per tanti mesi come essenziali perché hanno assicurato cibo fresco sulle nostre tavole durante il periodo del lockdown.

Per questi motivi Fai, Flai e Uila chiedono alcune misure indispensabili a tutelare lavoratrici e lavoratori, quali il conteggio per l’anno 2020 delle stesse giornate di lavoro del 2019; l’introduzione del bonus per gli stagionali dell’agricoltura e la sua compatibilità con il reddito di emergenza; l’estensione della Naspi ai dipendenti a tempo indeterminato di imprese cooperative e dei loro consorzi.

Inoltre, nella piattaforma rivendicativa Fai, Flai e Uila hanno posto quali punti essenziali anche la richiesta di riconoscere la “clausola sulla condizionalità sociale” nella Politica agricola comune (PAC), affinché i contributi europei vadano solo a chi rispetta i contratti di lavoro e le leggi sociali; la contrarietà al tentativo di semplificare ancora di più l’uso dei voucher in agricoltura, con gravi ricadute sulle tutele e i diritti dei lavoratori; l’esigenza di rinnovare rapidamente i contratti provinciali, le cui trattative sono ormai bloccate da troppi mesi.

Al presidio di domani di fronte alla Prefettura di Belluno i numeri saranno contingentati, nel rispetto delle normative anti-Covid. A dar voce agli operai agricoli saranno i segretari territoriali di Flai Cgil, Sebastiano Grosselle, e di Fai Cisl, Corrado De Salvador.

1 commento

  • Ma i sindacati di categoria CIA Coldiretti con dove sono,????? Come sempre importante fare bella figura con la politica a discapito di noi lavoratori!!!!!!!

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