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giovedì 28 Marzo 2024,

Sois, arrestato nel bar che gestiva per detenzione di droga ai fini di spaccio

Roberto Dal Borgo è stato portato in carcere a Baldenich e il «Bar Sport» è stato chiuso per 15 giorni perché da lì, con ogni probabilità, hanno preso il via diverse azioni delittuose.

Nella mattinata di ieri, giovedì 8 aprile, gli uomini della Questura di Belluno hanno eseguito un’ordinanza cautelare di custodia in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Belluno, su richiesta della Procura della Repubblica, a carico di Roberto Dal Borgo, gestore del «Bar Sport» di Sois, in quanto ritenuto responsabile, in concorso con altri 7 indagati, dei reati di spaccio di stupefacente (cocaina), violazione di domicilio, lesioni personali aggravate e calunnia.

Dall’indagine, condotta dalla Squadra Mobile con il coordinamento della Procura e iniziata nell’estate del 2020, è risultato che l’indagato, da diversi anni, in maniera professionale e organizzata, avrebbe fatto dell’esercizio commerciale da lui gestito un punto di riferimento per l’acquisto di cocaina al dettaglio per consumatori provenienti dall’intera provincia.

L’indagine è iniziata acquisendo informazioni sui canali di rifornimento dell’indagato dato che il numero di clienti che riusciva a soddisfare giornalmente faceva presumere notevoli quantitativi di stupefacente. Da subito – riferisce la Questura – è stato individuato un 36enne di origine sudamericana proveniente da Montevarchi (Arezzo) che, nonostante non avesse legami lavorativi o affettivi in provincia di Belluno, in diverse occasioni dall’inizio dell’estate 2020 si era recato fino a Sois rimanendovi per poco tempo e ripartendo subito verso la Toscana. L’attento monitoraggio dell’uomo ha permesso alla Polizia di scoprire che effettivamente si trattava di un corriere di cocaina dato che il 28 settembre è stato arrestato con 289 grami di quello stupefacente che con ogni probabilità era destinato al bar di Sois ed era nascosto all’interno di un seggiolino da auto per bambini.

Poi le indagini degli uomini della “Sezione Antidroga” della Mobile si sono concentrate su un 43enne albanese residente a Belluno che, a seguito di un controllo di polizia su strada e di una perquisizione domiciliare, è stato arrestato il 3 febbraio scorso perché trovato con 660 grammi di cocaina, tra dosi già confezionate per la vendita al dettaglio e un mattoncino ancora da frazionare.

Una ventina di giorni dopo, il 25 febbraio, la Squadra Mobile ha effettuato un terzo arresto relativo a un altro fornitore di droga avendolo trovato poco lontano dal «Bar Sport» con 108 grammi di cocaina.

Questi riscontri, insieme ad altre risultanze investigative e ad incroci di dati frutto di mesi di indagine, hanno permesso agli inquirenti di ricostruire il flusso di cocaina in entrata e uscita dal «Bar Sport» e il conseguente volume d’affari corrispondente per difetto a 200/300 mila euro annui, tenuto conto che una dose di cocaina da circa un grammo veniva venduta tra i 70 e i 100 euro.

Oltre a ciò è stato ricostruito anche un episodio di calunnia che il Dal Borgo avrebbe architettato contro un testimone per sviare gli inquirenti nel sospetto che potessero esserci indagini a suo carico. Il 23 dicembre scorso infatti Dal Borgo ha contattato il 113, asserendo che tale soggetto aveva posizionato 5 dosi di cocaina da 1 grammo all’interno del suo bar per metterlo nei guai con la Polizia. La droga è stata effettivamente rinvenuta e sequestrata dalla Volante intervenuta, ma le indagini successive hanno chiarito che il testimone era estraneo a tale episodio.

Visti i risultati delle indagini la Procura della Repubblica di Belluno ha richiesto una misura cautelare restrittiva a carico di Roberto Dal Borgo che è stata accolta ed emessa dal Gip e quindi, nella mattinata di ieri, gli uomini della Squadra Mobile, con l’ausilio anche del personale di altri Uffici della Polizia, hanno dato esecuzione al provvedimento restrittivo e hanno compiuto 7 perquisizioni in varie zone della provincia, presso le dimore di tutti gli stretti collaboratori e i maggiori acquirenti di Dal Borgo (a un co-indagato è stata sequestrata un’importante somma di contante nascosta dentro un materasso, mentre un altro dei perquisiti è stato deferito in stato di libertà per la detenzione di 40 grammi di hashish e un barattolo di funghi allucinogeni).

Dato che l’attività investigativa ha fatto supporre che, nonostante l’arresto di 3 suoi fornitori, Dal Borgo fosse nuovamente riuscito a procurarsi quantitativi considerevoli di cocaina, gli agenti della Mobile, con un diversivo, sono riusciti a penetrare nel locale prima che l’indagato se ne sbarazzasse. Nonostante tale accorgimento, Dal Borgo, insospettito dalla circostanza, si è chiuso a chiave dentro l’ufficio del bar dove è stato sorpreso dai poliziotti, entrati abbattendo la porta, mentre cercava di incendiare pezzi di stupefacente rivelatisi poi essere complessivamente 592 grammi di cocaina e 297 di hashish. Per questo ulteriore ingente sequestro, Dal Borgo ieri è stato anche arrestato in flagranza di reato per detenzione a fini di spaccio.

Sempre ieri, al termine delle operazioni di perquisizione, il «Bar Sport» è stato sottoposto a chiusura per 15 giorni con un provvedimento del Questore di Belluno ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza in quanto, al di là delle indagini giudiziarie, l’esercizio commerciale rappresentava da tempo un punto di riferimento per il ritrovo di pregiudicati, un luogo in cui in più occasioni si sono consumate liti tra gli avventori e da dove – conclude la Polizia – con ogni probabilità hanno preso il via diverse azioni delittuose.

In forza dell’ordinanza di custodia in carcere e dell’arresto in flagranza, ieri sera Dal Borgo è stato portato nel carcere di Baldenich a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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