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venerdì 19 Aprile 2024,

Tante manifestazioni per il centenario della Sezione Alpini di Belluno

Nella foto il momento “clou” della mattinata in via Carrera per lo scoprimento di una targa sulla facciata dell’ex Albergo Leon d’Oro, oggi Banca Antoniana, prima sede della Sezione Alpini di Belluno.

Dopo la salita in mountain bike al Col Visentin, l’inaugurazione della “Strada del Centenario” della Sezione Alpini di Belluno e la cerimonia al Cinema Italia di sabato 5 giugno per ripercorrere la storia del sodalizio dal 1921 ad oggi, la domenica è iniziata nella Cattedrale di Belluno dove il vescovo Renato Marangoni ha concelebrato la Messa con l’arciprete del Duomo mons. Attilio Zanderigo Iona e l’assistente spirituale della Sezione Ana mons. Sandro Capraro. Nell’omelia il presule ha più volte sottolineato l’impegno e lo spirito di servizio degli alpini, testimoniato in molteplici interventi a favore della comunità, accostandolo al fatto che proprio di tali virtù l’Italia ha bisogno anche in questo frangente che vede tutti impegnati a intravvedere la luce in fondo al tunnel. Conclusione con la recita della “Preghiera dell’Alpino” per la voce di Giuliano Pastori. Presenti gagliardetti di vari Gruppi della Sezione e vessilli di altre otto sezioni venete e dell’Emilia Romagna.

Successivamente, in piazza dei Martiri e alla stele di viale Fantuzzi, i numerosi presenti, autorità e banda della Val Cantuna si sono poi schierati per l’alzabandiera e gli onori al labaro nazionale dell’Ana e al gonfalone del Comune di Belluno decorato di medaglia d’oro al valor militare.

Momento “clou” della mattinata in via Carrera per lo scoprimento di una targa sulla facciata dell’ex Albergo Leon d’Oro, oggi Banca Antoniana, che recita testualmente: «Il 19 giugno 1921 in via Carrera 10 fu costituita la Sezione Alpini di Belluno per 100 anni testimone di valori. 6 giugno 2021». Presenti, fra gli altri, i nipoti del fondatore e primo presidente della Sezione, rag. Dazio De Faveri, Dolores e Paolo.

Ha concluso il presidente nazionale Ana, Sebastiano Favero, ricordando tra l’altro il progetto “Campi Scuola” che sta raccogliendo migliaia di adesioni. Favero: «I giovani ci sono, non è vero che non ne sono interessati. Quando si offre loro un’esperienza valida essi rispondono con entusiasmo. Speriamo che il Parlamento si faccia carico di un nuovo modello di leva al passo con i tempi».

Dopo aver dato il “rompete le righe” il presidente De Pra, stanco ma soddisfatto, ha tracciato un bilancio positivo di tutte le manifestazioni del Centenario: «Sono state contenute nella forma, ma molto partecipate nella sostanza. Ancora una volta gli alpini ci hanno messo anche il cuore e ciò ha determinato il successo. Abbiamo patito alcune restrizioni e il divieto della sfilata, ma nel complesso possiamo dirci ripagati dell’ingente sforzo organizzativo messo in campo».

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