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mercoledì 24 Aprile 2024,

Progetto di Epta Costan per dare nuovi alberi alla Val Visdende

L’iniziativa, sostenuta dalla Regione Veneto, vuole contribuire a riparare i danni creati dalla tempesta Vaia e vede il coinvolgimento anche delle 4 Regole del comune di San Pietro di Cadore (nella foto, da sinistra, Sommavilla, Bottacin, Nocivelli, Grandini).

È stato presentato oggi a Belluno il progetto di rimboschimento di un’ampia area della Val Visdende che due anni fa era stata devastata dalla tempesta Vaia. Si tratta di un’iniziativa del valore di 100 mila euro assunta dal gruppo Epta Costan (azienda che per la sua parte bellunese ha le radici proprio in Comelico), con il coinvolgimento delle 4 Regole del comune di San Pietro di Cadore (proprietarie dell’area in cui si interverrà) e il sostegno della Regione Veneto (che fornirà gli alberi per la riforestazione).

Nell’introdurre la presentazione Gianmaria Somavilla, direttore dell’Unità operativa Servizio forestale regionale di Belluno, ha spiegato che l’area della Val Visdende interessata dal progetto di riforestazione – i cui lavori inizieranno questa estate – è a Costa d’Antola (Pian del Polo e Costa Sambughi Fasole), è estesa per 7 ettari ed è di proprietà del Consorzio delle 4 Regole del comune di San Pietro di Cadore.

I lavori provvederanno alla messa a dimora di circa 18.000 nuove piante, messe a disposizione dalla Regione. Si tratterà per il 40% di abete rosso, per un altro 40% di larice, per il 10% di faggio e poi di pino silvestre e latifoglie. Obiettivo dell’intervento è il recupero funzionale delle superfici forestali distrutte dalla tempesta Vaia a fine ottobre 2018, con lo scopo di ripristinare le funzioni più importanti svolte dal bosco in ambiente alpino (le piante saranno sistemate ad “isole” in modo da garantire la biodiversità e, finché ne avranno bisogno, saranno protette da recinti metallici elettrificati che impediranno che vengano distrutte dagli ungolati).

Il progetto avrà la durata di 3 anni, sarà seguito da Veneto Agricoltura e da Arpav e prevede l’impiego di personale assunto in amministrazione diretta da parte delle Regole e seguito poi dai Servizi Forestali regionali, ottenendo così il risultato di sostenere anche il lavoro locale.

A nome di Epta, conosciuta sul territorio con il marchio Costan, Mariaserena Nocivelli e Alberto Grandini hanno fatto presente che il gruppo industriale (che conta nel complesso 12 stabilimenti e 6.000 dipendenti) non è rimasto indifferente di fronte alla tempesta Vaia e si è interrogato su cosa fare, nella consapevolezza che un’impresa ha il dovere della responsabilità sociale, di intervenire a sostegno della realtà in cui opera. Di qui la predisposizione del progetto di riforestazione, reso possibile grazie al sostegno della Regione, che prefigura un’importante collaborazione tra pubblico e privato e che può essere spiegato tramite tre parole. La prima è “ambiente”, tema caro a Epta, molto impegnata sul fronte della sostenibilità, e alle Regole, che da secoli preservano il loro territorio e lo rendono fonte di benessere. La seconda parola è “resilienza”, un altro valore che accomuna Epta e le Regole, come dimostrato anche durante l’attuale pandemia. La terza parola è “famiglia”: Epta è espressione di due famiglie e le Regole sono una comunione familiare che conservano e trasmettono valori. La speranza è che da questo progetto sia d’aiuto alla rinascita da tutti auspicata.

Da parte sua Orazio Cesco Cimavilla, presidente del Consorzio Visdende (che riunisce le 4 Regole di San Pietro), dopo aver ricordato che Vaia in Val Visdende ha prodotto circa 180 mila metri cubi di schianti di cui ora ne restano a terra circa 25.000, ha ringraziato Epta e la Regione, confermando che il progetto di riforestazione per le Regole rappresenta una vera rinascita ambientale e sociale (per la possibilità di dare lavoro a maestranze locali), augurandosi che ciò sia solo la prima di tante altre collaborazioni perché, mettendosi insieme, si possono raggiungere grandi risultati.

Prendendo la parola l’assessore regionale all’Ambiente, Gianpaolo Bottacin, dopo aver ringraziato i Servizi forestali regionali per il lavoro svolto dopo Vaia, ha sottolineato tra l’altro che il progetto di riforestazione della Val Visdende «è un ulteriore ed eccezionale modello di sinergia tra pubblico e privato. Dopo Vaia – ha spiegato – la Regione è intervenuta da subito per garantire la difesa del suolo e la sicurezza delle persone. Oggi, il Gruppo Epta Costan non solo si fa carico dei lavori di rimboschimento in un ambiente rinomato paesaggisticamente a livello mondiale con un impegno finanziario notevole, ma interviene in Comelico per sottolineare il legame con questa terra che è quella di origine dei suoi fondatori. Un sostegno tangibile che unisce la solidarietà alla green economy».

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