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venerdì 29 Marzo 2024,

La Valbelluna fa rete: «La promozione del territorio passa anche attraverso la tabellazione unificata dei sentieri»

I Comuni di Belluno, Limana, Borgo Valbelluna, Ponte nelle Alpi, Sospirolo e Sedico hanno deciso di unire le energie e creare una vera e propria banca dati degli itinerari, ossia il “Catasto dei sentieri prealpini”.

La promozione del territorio e la creazione di una destinazione turistica passano anche attraverso la definizione di uno standard univoco di tabellazione dei sentieri prealpini. Ne sono consapevoli i Comuni di Belluno, Limana, Borgo Valbelluna, Ponte nelle Alpi, Sospirolo e Sedico, che hanno deciso di unire le energie e creare una vera e propria banca dati degli itinerari, ossia il “Catasto dei sentieri prealpini”. In buona sostanza, il percorso messo in atto dagli enti locali consente di censire, numerare e segnalare i sentieri non di competenza del Cai ricadenti nel territorio della Valbelluna, definendo modalità univoche per l’individuazione del numero con cui identificare ciascun tracciato, nonché per la creazione della segnaletica orizzontale (cosiddetta segnavia semplice) e verticale (tabella segnavia).

«Un progetto importante che mette assieme i Comuni, le Unioni Montane e che è stato condiviso anche con la Regione del Veneto», ha detto Simone Deola, assessore di Borgo Valbelluna. «L’obiettivo è mappare tutta la rete sentieristica. La nostra dorsale è interessata da flussi turistici estremamente importanti. Speriamo che questa iniziativa possa essere da spunto anche per altri territori». Un’iniziativa che parte da lontano, come ricordato da Alex Segat, assessore a Limana e consigliere dell’Unione Montana Valbelluna. «Quando abbiamo iniziato il modello che ci è sembrato più adeguato è stato quello del Cai e la tabellazione utilizzata è quella bianca e rossa», ha precisato. «Le Unioni Montane hanno svolto il ruolo di coordinamento e i Comuni hanno messo le risorse. Un grosso lavoro, anche perché nei territori sono ancora presenti le conseguenze di Vaia».

La rete dei sentieri prealpini interessati conta ben 370 km. Il tutto confluirà in una mappa Tabacco dedicata e le cartine saranno a disposizione negli uffici turistici. Si va da Belluno con il Nevegàl e tutta la dorsale tra Pascolet e Visentin, a Mel, Bardies e Lentiai e la parte più alta di Borgo Valbelluna (Stabie, Rifugio Baioc, Zelant, solo per fare alcuni esempi), a Valmorel, Val del Gat, Montegal in comune di Limana, l’area del Monte Pizzocco, lago di Vedana e San Gottardo a Sospirolo. È stato anche realizzato un manuale operativo che contiene le linee guida e che individua, per ogni territorio, il range di numeri, a partire dal 2000 fino al 2599: numerazione che deriva dalla condivisione fatta con le sezioni territoriali del Cai.

Fondamentale, in tutti i comuni interessati, l’apporto delle associazioni di volontariato che sono impegnate nella manutenzione dei sentieri: dalla protezione civile agli alpini, passando per le riserve di caccia, solo per citarne alcune. «Abbiamo coinvolto l’Ecomuseo e i comitati frazionali di Quantin e Casan, che hanno dato una mano nella sistemazione dei tracciati», hanno fatto presente Marta Viel, assessore di Ponte nelle Alpi, e Oliseo Salvagno, componente della giunta dell’Unione Montana Belluno-Ponte. «Il percorso non termina oggi», ha evidenziato l’assessore capoluogo Marco Bogo, «ma è uno punto di partenza su cui lavorare per valorizzare il nostro territorio. Come Comune di Belluno siamo partiti con il Nevegàl. Chiediamo ai cittadini di avere un po’ di pazienza. Il progetto è iniziato quattro anni fa, ma poi ci sono stati Vaia e il Covid, che hanno rallentato il tutto».

Il Comune di Limana ha già inserito circa 30 km con 111 punti tra segnavia e tabelle di località. «I nostri territori sono di mezza montagna e c’è la volontà di mettere il fruitore nelle condizioni di conoscere in modo chiaro i percorsi disponibili», ha detto l’assessore Cinzia Dal Molin. «Per noi è stato fondamentale il lavoro del Centro studi della montagna sospirolese», ha affermato il componente della giunta di Sospirolo Karin Casaril, «grazie al quale gran parte della sentieristica è stata sistemata. Una tabellazione univoca è importante anche per garantire la sicurezza degli escursionisti e per rendere agevoli eventuali operazioni di soccorso».

Ogni Comune ha investito nel progetto tra i 5 e 35 mila euro. «Come Borgo abbiamo inserito circa 30 itinerari, con 750 tabelle segnavia e 500 pali sostegno», ha sottolineato Deola il quale, ricordando il grande sforzo e impegno dei volontari, ha lanciato un appello: «Purtroppo stiamo riscontrando un fenomeno poco piacevole, ossia motociclisti che vanno a danneggiare sentieri già sistemati. Spesso si tratta di mezzi senza targa. Ricordiamo che i tracciati dove c’è rischio idrogeologico sono assimilabili ai percorsi silvo-pastorali e la legge vieta i passaggi di mezzi motorizzati. Non intendiamo criminalizzare una categoria. Si tratta di singoli casi, per fortuna, ma rischiano di rovinare il lavoro fatto da tante persone».

Martina Reolon

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