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giovedì 25 Aprile 2024,

Massimo Sposato confermato presidente Appia

Sarà affiancato da una Presidenza composta da De Donà Zeccone Luigi, Alberti Roger, Sacco Proila Claudio, Conedera Stefano, Gasperin Dino, De Col Moreno e Cerentin Andrea.

Con votazione unanime Massimo Sposato è stato confermato alla guida dell’Appia, l’Associazione provinciale piccola industria e artigianato. Questo quanto è emerso al termine dell’assemblea elettiva tenutasi ieri, domenica 20 giugno, a Longarone Fiere. Sposato sarà affiancato da una Presidenza composta da De Donà Zeccone Luigi, Alberti Roger, Sacco Proila Claudio, Conedera Stefano, Gasperin Dino, De Col Moreno e Cerentin Andrea.

Nel suo intervento il presidente si è soffermato in particolare sul tema della ripartenza economica del dopo pandemia, sottolineando che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza potrà rappresentare uno strumento decisivo per un cambio di rotta verso un rilancio del nostro Paese e soffermandosi sulle due misure che più potranno incidere sullo sviluppo delle piccole e medie imprese e dell’artigianato: la transizione ecologica e la digitalizzazione. La prima per le grandi opportunità che potrà produrre per le imprese del “sistema casa”, la seconda in due direzioni: la possibilità di snellire processi aziendali con conseguenti benefici in termini di ottimizzazioni di costo e, soprattutto, per l’auspicata sburocratizzazione che la riforma digitale della pubblica amministrazione dovrà apportare.

Sposato ha però fatto presenti anche alcune perplessità circa la struttura del PNRR, ricordando come lo strumento preveda sì oltre duecento miliardi di euro di disponibilità, ma che per poterli ricevere serviranno riforme, parola questa, che nel nostro Paese trova difficilmente significato compiuto e tempi certi e puntuali di implementazione.

Rimarcato poi il fatto che poco o nulla è stato fatto in tema di riduzione della pressione fiscale e di riduzione del costo del lavoro. A tal proposito Sposato ha ricordato che quello del reperimento della manodopera e delle competenze necessarie è un problema particolarmente sentito anche dalle imprese del settore artigiano e che vi è la necessità di ripensare il rapporto scuola/lavoro, pur senza cancellare strumenti che sono stati in questi anni molto apprezzati. Vanno, secondo il presidente dell’Appia, ulteriormente incentivate le politiche attive del lavoro.

«L’Associazione ha saputo reagire bene alla pandemia», ha detto Sposato. «Abbiamo tenuto rapporti stretti con gli associati, offrendo supporto alle aziende con informazioni tempestive su ogni novità che arrivava dal Governo. Ci siamo trovati di fronte a una situazione nuova e l’abbiamo gestita bene grazie ai nostri dipendenti che hanno saputo essere un punto di riferimento. Fare impresa è difficile, ma farla in montagna lo è ancora di più e tra i motivi c’è anche lo spopolamento che porta con sé la difficoltà estrema di trovare manodopera, sia qualificata che non qualificata. Alle istituzioni chiediamo di approvare la legge sulla montagna che per noi è fondamentale. Viviamo in un ambiente meraviglioso, ma ne paghiamo tutte le problematiche. Chiediamo al Governo di prevedere un sostegno concreto nell’ambito del Piano per la ripartenza, inserendo tra i beneficiari anche le piccole imprese. Il Governo dovrebbe venire qui per capire quanta fatica facciamo per mandare avanti le nostre aziende. Noi continuiamo a coltivare tutte le sinergie e contatti possibili con le istituzioni. Facciamo parte di tutti i tavoli, provinciale, regionale e nel consiglio camerale e continueremo a far sentire forte la voce dei nostri associati».

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