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giovedì 25 Aprile 2024,

Ulss Dolomiti, testimonial per promuovere le vaccinazioni anti covid

I contagi stanno crescendo anche in provincia, ma al momento negli ospedali non ci sono ricoverati covid positivi (nella foto la direttrice generale dell’Ulss Dolomiti, Maria Grazia Carraro).

Finora nell’ambito dell’Ulss Dolomiti sono state somministrate 215 mila dosi di vaccino anti covid e ciò ha permesso di raggiungere con la prima dose il 66,3% delle persone vaccinabili e con due dosi il 56,4%. Ma in provincia restano ancora oltre 71 mila persone da vaccinare. Per riuscire a farlo e, soprattutto, per convincere gli over 60 che hanno dubbi e incertezze in proposito, l’Ulss ha deciso di ricorrere anche a dei testimonial come Loris Pauletti che, in un video che sarà pubblicato oggi sul sito dell’Ulss, ricorderà come l’introduzione della vaccinazione contro il Polio nella seconda metà del secolo scorso abbia cambiato in meglio la vita di tante persone.

Lo ha spiegato la direttrice generale dell’Ulss, Maria Grazia Carraro, sottolineando ancora una volta l’importanza della vaccinazione e ringraziando tutti coloro che stanno collaborando per portarla avanti, dai medici di base, ai pediatri, ai Comuni, senza dimenticare anche società e associazioni sportive e pure alcuni sportivi di fama che si rivolgono ai giovani, dando loro anche il buon esempio (per i giovani è stata lanciata anche la campagna #WpertuttiNoi dove la W sta a indicare l’importanza delle 2 vaccinazioni).

Per quanto riguarda la situazione attuale dei contagi, Carraro ha fatto sapere che nelle ultime 24 ore gli infettati in provincia erano stati 9 e che in totale i positivi al coronavirus nel Bellunese hanno superato quota cento. Contagi in crescita dunque, anche se in misura minore rispetto al Veneto e all’Italia, e una crescita bilanciata dal fatto che per il momento non c’è nessun ricoverato covid positivo: anche l’unico paziente dell’ospedale di Belluno è stato infatti dimesso.

In ogni caso, oltre che nel portare avanti la campagna vaccinale, l’Ulss è impegnata a estendere il più possibile il tracciamento dei contagi in modo da circoscrivere al massimo eventuali focolai. Di qui l’invito, a tutti coloro che ne avessero motivo, a fare il tampone presso i Covid-Point dell’Ulss.
Per quanto riguarda i due focolai sviluppatisi in provincia, quello dei giovani del Feltrino pare in via di esaurimento e quello dei maestri di sci non ha fatto registrare nuovi casi oltre ai 9 già accertati.

La direttrice dell’Ulss ha fatto poi presente che i Covid-Point dell’Ulss sono a disposizione anche delle persone che rientrato dai quei Paesi esteri per i quali ieri con un’ordinanza il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha previsto l’effettuazione del tampone all’arrivo, con il consiglio anche di accedere ai punti tampone per un ulteriore controllo entro le 72 ore successive o quanto prima nel proprio territorio (i paesi a cui si fa riferimento sono Regno Unito, Malta, Spagna, Grecia, Slovenia, Croazia, Paesi Bassi, Belgio, Portogallo, Francia, Cipro, Lussemburgo, Romania e Bulgaria).

Per quanto riguarda infine la sospensione dei medici e degli operatori sanitari che non accettano di vaccinarsi, Carraro ha spiegato di essere in attesa dei dati da parte della Commissione che ha l’incarico di esaminare i vari casi che per l’Ulss Dolomiti sono oltre 200.

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