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venerdì 19 Aprile 2024,

Festival internazionale di musica antica in Val di Zoldo

La quarta edizione della rassegna inizierà domani, sabato 24 luglio, e proseguirà fino al 25 agosto proponendo 11 concerti.

Parte la quarta edizione di «Arte e Musica tra Pelmo e Civetta», Festival internazionale di musica antica in Val di Zoldo, in programma da domani, sabato 24 luglio, al 25 agosto, con 11 concerti nelle chiese della valle. Il Festival, sotto la direzione artistica di Andrea Marcon e Paolo Da Col, è organizzato da Fondazione Cariverona, Circolo Culturale Bellunese, Comune di Val di Zoldo e Fondazione Antiqua Vox.

I primi appuntamenti sono in programma domani alle ore 19 a Fornesighe, nella chiesa di San Vito, con un concerto di giovani clavicembalisti della Schola Cantorum Basiliensis e del Conservatorio di Verona Preambulum. Il giorno dopo, domenica 25 luglio, sempre alle ore 19, a Pieve di Val di Zoldo, nella chiesa di San Floriano, sarà la volta della Venice Baroque Orchestra, diretta da Andrea Marcon, che eseguirà musiche di Antonio Vivaldi (al violino Paolo Tagliamento).

Questa quarta edizione del Festival si svolge nel segno della rinascita e della continuità. Rinascita della musica dal vivo, come irrinunciabile confronto tra esecutori e pubblico, e della musica antica, riportata in vita e resa contemporanea dalla sua restituzione in suono. Continuità di un appuntamento divenuto già tradizionale, che abbraccia temi ormai consueti: la valorizzazione di giovani interpreti di talento, la scoperta di pagine poco frequentate, la stretta relazione tra musica, arte e ambiente naturale.

Le musiche risuoneranno nelle chiese sedi di organi di grande interesse storico e artistico, con una schiera di esecutori in gran parte vincitori di concorsi internazionali.

Il Festival sarà occasione per omaggi monografici a celebri musicisti del passato, da Antonio Vivaldi a padre Giovan Battista Martini, al polifonista Josquin Desprez nel quinto centenario della morte. Ma sarà anche occasione per un commosso tributo a due personaggi recentemente scomparsi: l’organaro Gustavo Zanin, illustre esponente della gloriosa casa organaria che tanta parte ebbe nel campo del restauro del patrimonio organistico italiano e di Val di Zoldo, e il grande organista Liuwe Tamminga, titolare degli strumenti storici della Basilica di San Petronio, conservatore della raccolta di strumenti della collezione Tagliavini di Bologna.

Per questa edizione del Festival tornano a nuova vita due splendidi angeli reggicero della chiesa di San Pellegrino di Coi di Zoldo e la Pala d’altare della parrocchiale di San Vito di Fornesighe, attribuibile a Francesco Frigimelica “il Vecchio”, per opera della Scuola di restauro degli Istituti Santa Paola di Mantova, che ha eseguito gratuitamente la restituzione degli angeli, per gentile disposizione del suo direttore Enrico Furgoni e di un anonimo benefattore, che ha offerto il restauro della pregevole Pala raffigurante la Vergine affiancata dai santi Vito e Sebastiano.

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