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giovedì 25 Aprile 2024,

Alto Agordino e Livinallongo, avvicendamenti di sacerdoti

Don Franco Decima, pur mantenendo la cura di Rocca Pietore, seguirà anche Alleghe, Santa Maria delle Grazie e Caprile con l’aiuto di don Dario Fontana. Don Andrea Constantini assume la guida delle comunità di Pieve di Livinallongo e di Arabba.

Alle dieci comunità parrocchiali dell’Alto Agordino e di Fodom è giunta oggi (24 luglio) una lettera in cui il vescovo Renato illustra la ristrutturazione del servizio pastorale in quella zona della diocesi. Queste sono le novità:

  • don Dario Fontana, raggiunti i 77 anni d’età, passa il testimone di guida delle comunità di Pieve di Livinallongo e di Arabba a don Andrea Constantini, proveniente dalle parrocchie di Cavarzano e di Sargnano;
  • don Francesco Di Stefano, che ha già annunciato la destinazione a un nuovo servizio diocesano, lascia la parrocchia di Alleghe; la partenza di padre Pietro Viscolani o.f.m., segna la fine del servizio dei frati minori nelle parrocchie di Caprile e di Santa Maria delle Grazie. In queste comunità subentrano don Franco Decima e don Dario Fontana, rispettivamente come parroco e come vicario parrocchiale, mentre don Franco mantiene la cura di Rocca Pietore;
  • continua per don Renato Tasso il servizio di amministratore parrocchiale di Colle Santa Lucia, Selva di Cadore e Pescul; così anche padre Romeo Simonetti continua il suo servizio a Laste;
  • la collaborazione tra tutte queste parrocchie sarà sostenuta, oltre che dal ministero dei presbiteri sopra ricordati, dal servizio pastorale che già prestano le Discepole del Vangelo presenti nella curazia di San Giovanni, presso Arabba.

Nel suo scritto, il Vescovo invita i fedeli ad andare «oltre il naturale avvicendamento che interessa alcune parrocchie», scorgendo la nuova istanza a cui la Chiesa universale è chiamata, la sinodalità, istanza che qui da noi si concretizza nell’«esigenza di collaborare, condividendo anche il servizio di parroco». Questo – lo evidenzia il Vescovo – «è un cammino che interesserà tutte le comunità della diocesi».

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