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venerdì 26 Aprile 2024,

I vertici bellunesi della Lega rilanciano la proposta di una Zes per la provincia

Bottacin, Saviane (nella foto) e Cestaro invitano il territorio a fare squadra perché secondo loro l’obiettivo di una Zona economica speciale è del tutto raggiungibile.

«Belluno avrà la sua Zes, ma serve essere coesi e andare tutti nella stessa direzione». È un appello quello dell’assessore regionale Gianpaolo Bottacin. All’annuncio del suo collega allo Sviluppo, Roberto Marcatom dell’istituzione di una Zls (Zona logistica semplificata) a Marghera e a Rovigo, i vertici bellunesi della Lega rilanciano la proposta di legge depositata dal senatore Paolo Saviane a proposito della Zona economica speciale, invitando il territorio a fare squadra. L’obiettivo a loro giudizio è del tutto raggiungibile, ma serve che ci credano tutte le forze politiche e sociali della provincia, non solo la Lega.

«Il collega Marcato ha detto che per ora la provincia di Belluno è fuori dalla Zona economica speciale – spiega Bottacin – sottolineo il per ora, perché il percorso è assolutamente fattibile con il pieno sostegno da parte della Regione del Veneto, esattamente com’è successo a seguito della proposta di Confindustria Venezia, poi praticata con provvedimento legislativo a Roma riguardo alla Zona speciale di Venezia e Rovigo. Noi abbiamo l’opportunità, visto e considerato che esiste un progetto di legge del senatore Saviane, di essere coesi e invito tutti quanti a sostenere il percorso verso la Zona economica speciale per la provincia di Belluno. La Regione c’è, ci crede e garantisce il massimo appoggio».

Il progetto di legge era stato depositato nei mesi scorsi dal senatore Paolo Saviane, che con l’occasione l’aveva presentato alla città e alle associazioni di categoria in un confronto online. «Attendiamo il nuovo Pnrr – spiega Saviane – Belluno rientra nelle aree depresse, la Zes servirebbe a risollevare l’economia in quanto favorisce gli investimenti dall’estero grazie alla defiscalizzazione del territorio. I tempi per l’iter parlamentare sono stretti, ma ci sono buone possibilità di inserirsi nel Pnrr. La Zls di Venezia e Rovigo riguarda un programma europeo di rilancio dei porti e dei trasporti per mare, giudicato molto più ecologico rispetto a quella su strada, l’aver ottenuto quel risultato dà ancora maggior slancio alla nostra proposta. Noi puntiamo sul Pnrr che ha tra gli obiettivi il rilancio delle aree interne meno sviluppate; vogliamo farci trovare pronti, per questo è importante che gli enti pubblici facciano squadra per portare a casa il risultato».

Oggi, intanto, si guarda all’apertura di un tavolo in Regione tra assessori e parlamentari bellunesi, per confrontarsi sul tema.
«La Zona economica speciale può essere senza dubbio una strategia vincente per la provincia di Belluno – commenta la consigliera regionale Silvia Cestaro – una provincia che ha bisogno di attirare investimenti soprattutto per quanto riguarda il comparto dell’alta tecnologia e della componentistica, attività a bassissimo impatto ambientale e collocabili anche in strutture medio piccole. Non solo, dalla Zes otterrebbero benefici anche le nostre aziende artigiane e il piccolo commercio, messo a dura prova dai costi dello stare in montagna. La provincia di Belluno ha grandissime potenzialità e la Zes è uno strumento che le amplificherebbe e permetterebbe ai bellunesi di restare a vivere nella loro provincia. Per questi motivi io credo che di questa questione si parlerà molto da qui in avanti perché il futuro del nostro territorio passa anche per questa strada».

1 commento

  • Sarebbe una cosa molto positiva e specialmente per le zone di montagna che gradualmente si stanno spopolando. Anche dopo il grave evento di “VAIA” che ha martoriato i nostri territori e ultimo, la pandemia che ha messo in ginocchio le nostre attività turistiche e le imprese ivi collegate.

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