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giovedì 18 Aprile 2024,

A Calalzo la mostra «Giovanni Battista Frescura e il sito di Lagole»

Un omaggio, nel centenario della nascita, a quello che viene definito lo “Schliemann cadorino” (nella foto Giovanni Battista Frescura e un momento degli scavi a Lagole).

La Magnifica Comunità di Cadore, il Comune di Calalzo di Cadore e il Gruppo Archeologico Cadorino rendono omaggio a Giovanni Battista Frescura (Calalzo di Cadore, 8 giugno 1921 – Padova, 25 giugno 1993), nel centenario della sua nascita, con la mostra «Giovanni Battista Frescura e il sito di Lagole» che, inaugurata ieri, venerdì 13 agosto, sarà visitabile fino al prossimo 30 ottobre nel municipio di Calalzo di Cadore.

Giovanni Battista Frescura è stato meritatamente definito lo “Schliemann cadorino” per la sua formazione autodidatta e per le sue grandi scoperte archeologiche, tra le quali spicca tra il 1949 e il 1952 quella del sito di Lagole, uno dei più importanti santuari preromani del Veneto e di tutto l’arco alpino.
Supportato da notizie di ritrovamenti fortuiti che si susseguivano nei primi decenni del Novecento, con la collaborazione di Enrico De Lotto, nell’aprile 1949 Frescura effettuò la prima campagna di scavo: emersero dal suolo delle statuette in bronzo di tipo paleoveneto e una serie di manici di simpulum con iscrizioni votive. Si era così scoperto l’antico santuario di Làgole, situato in una delle zone più belle del Cadore centrale, ricca di sorgenti solforose che davano all’acqua delle qualità medicamentose. Gli scavi proseguirono, a fasi alterne, nel corso degli anni Cinquanta, grazie anche all’interesse della Magnifica Comunità di Cadore che partecipò finanziando le operazioni.

Tra le più celebri scoperte in Cadore e nel Bellunese di Giovanni Battista Frescura si ricordano l’abitazione romana di epoca imperiale (fine I sec. d.C. – metà III sec. d.C.) rinvenuta di fronte al municipio di Pieve di Cadore e la necropoli di epoca antico veneta di Mel.

La mostra «Giovanni Battista Frescura e il sito di Lagole» comprende testimonianze dell’attività di scavo e la documentazione lasciata in proposito da Frescura: diari, appunti, lettere provenienti dall’archivio della Magnifica Comunità di Cadore. A contestualizzare i reperti gli acquerelli – alcuni creati appositamente – di Fausto Tormen, illustratore bellunese che affianca il disegno agli interessi nel campo naturalistico, storico e archeologico.

Orari: dal 16 agosto al 3 settembre da lunedì a venerdì, ore 10–12 e 16–19. Dal 6 settembre al 30 ottobre da lunedì a venerdì, ore 10–12.
Per informazioni: Magnifica Comunità di Cadore, http://www.magnificacomunitadicadore.it/, tel. 0435 32262, info@magnificacomunitadicadore.it

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