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venerdì 26 Aprile 2024,

Turismo estivo in crescita, buone prospettive per le imprese artigiane

La presidente di Confartigianato Belluno, Claudia Scarzanella (nella foto): «Artigianato componente fondamentale di ricettività e promozione del territorio».

«I turisti che vengono in questo periodo nella nostra provincia, quasi sempre entrano in contatto con il mondo dell’artigianato. O per la ricettività, spesso affidata a piccole medie imprese. O per i prodotti artistici e gastronomici che diventano souvenir. O ancora per i sapori del territorio, preparati nei bar e ne ristoranti». È il commento della presidente di Confartigianato Belluno, Claudia Scarzanella, alle buone indicazioni arrivate nelle ultime settimane dal settore del turismo. I dati a livello nazionale infatti parlano di un italiano su due in vacanza nello Stivale. E le sensazioni tra le località bellunesi più vocate alle vacanze confermano i numeri. Moltissimi i turisti che hanno scelto la montagna, soprattutto nella settimana di Ferragosto.

«Come nel 2020, anche quest’anno la vacanza è soprattutto “di prossimità”, con la montagna preferita per la salubrità dell’aria e per la possibilità di evitare assembramenti», aggiunge il direttore di Confartigianato Belluno, Michele Basso. «Il che significa ottime possibilità di lavoro per i nostri artigiani». Le imprese artigiane coinvolte nel turismo (dalla ricettività alla ristorazione, dal trasporto persone al noleggio di attrezzatura sportiva, passando per i servizi) costituiscono infatti in provincia di Belluno una percentuale variabile tra il 20 e il 15% di tutto il comparto artigiano.

«Tra l’altro – prosegue la presidente Scarzanella – l’artigianato, da sempre legato a doppio filo al turismo, costituisce anche un innegabile veicolo promozionale. Penso soprattutto a quei prodotti che possono essere messi in valigia e diventare souvenir degli ospiti che in queste settimane soggiornano nella nostra provincia: dai prodotti agroalimentari all’artigianato artistico. La ripresa post-Covid passa anche da qui, dalla capacità delle nostre imprese di intercettare e cogliere come opportunità di diversificazione e crescita i flussi turistici, e – possibilmente – di destagionalizzarli per allungare il periodo delle vacanze. Abbiamo un “carburante” inesauribile che sono le Dolomiti e il paesaggio montano, beni che non potranno mai essere delocalizzati».

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