In riferimento alla questione della gestione dell’acqua del Lago di Santa Croce e in risposta alle richieste di chi chiede di non abbassarne il livello, oggi è intervenuta Enel Green Power che ha ricordato che il tema è da tempo oggetto di discussione a causa di esigenze talvolta contrapposte: le esigenze turistiche di un territorio, gli usi irrigui, la produzione di energia e la sicurezza delle comunità.
Quest’ultimo aspetto – ha sottolineato Enel Green Power – anche alla luce del ripetersi di fenomeni meteorologici estremi, ha determinato uno specifico obbligo in capo ai gestori dei principali bacini idroelettrici, la cosiddetta laminazione, a partire dal 15 settembre fino al 30 novembre. Obbligo che è stato introdotto dal Piano stralcio sicurezza idraulica del Bacino del Piave e approvato nel 2009, con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, che assegna alla Regione Veneto non solo la competenza per il suo assolvimento, ma anche la possibilità di modificare i parametri temporali e di quota idrometrica imposti.
La laminazione – conclude Enel Green Power – prevede che i livelli di invaso dei laghi debbano essere abbassati – per il bacino di Santa Croce è prevista la quota di 381 m s.l.m. – consentendo loro di rappresentare uno strumento fondamentale per moderare le piene, mitigare gli effetti negativi sul territorio e garantire la sicurezza delle comunità.
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