«Tutto ciò che può contribuire a un rapido ritorno alla normalità e impedire nuove chiusure e lockdown è visto con favore. Gli artigiani hanno la necessità di lavorare e recuperare il terreno perduto durante i mesi di zona rossa». Lo dice la presidente di Confartigianato Belluno, Claudia Scarzanella, commentando il nuovo decreto sul certificato verde.
«L’estensione dell’obbligo del Green pass è una misura che può far discutere. Ma se il senso civico e di responsabilità personale non è sufficiente a garantire una copertura sufficiente della campagna vaccinale, evidentemente non c’è altro sistema. Ci siamo sempre schierati a favore di tutto ciò che contribuisce a farci tornare alla vita normale, come era prima del Covid. E quindi anche in questo caso siamo coerenti e faremo la nostra parte nella convinzione che garantire sicurezza e salute ai nostri dipendenti non può essere un aspetto secondario del lavoro, tant’è vero che ce ne siamo occupati anche prima dell’obbligo di certificato».
Quello che Confartigianato Belluno chiede sono chiarimenti sull’estensione del Green pass alle aziende fino a 15 dipendenti, la maggior parte delle imprese artigiane. «Non è ancora chiara la norma che consentirebbe al datore di lavoro di sostituire temporaneamente il lavoratore privo di certificato», sottolinea il direttore di Confartigianato Belluno, Michele Basso. «Attendiamo chiarimenti in tal senso, per poter informare nel dettaglio i nostri associati. Una corretta comunicazione infatti servirà a evitare divisioni e spaccature, agevolando l’introduzione delle nuove misure. Che – lo ribadiamo – servono per il ritorno alla normalità».
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