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venerdì 19 Aprile 2024,

Dopo l’aggressione di ieri a Roma anche a Belluno aperta oggi la sede della Cgil

«La risposta democratica che ci aspettavamo c’è stata; forte, concreta, pacifica e solidale», ha dichiarato il segretario provinciale Mauro De Carli.

Dopo l’aggressione di ieri a Roma alla sede nazionale della Cgil da parte di manifestanti no-vax, il sindacato ha aperto le sue sedi di tutta Italia per accogliere tutti coloro che volevano respingere la brutalità dei fatti che hanno coinvolto la Cgil ed esprimerle solidarietà.

Nell’annunciare l’apertura anche della sede di Belluno il segretario provinciale della Cgil, Mauro De Carli, ha sottolineato, tra l’altro, che «non si può gridare “libertà” distruggendo fisicamente i simboli di chi ha volutamente dedicato la sua vita alla costruzione di una società libera che, fra le altre cose, ti permette di manifestare liberamente».

Facendo poi presente che «è ancora in gioco la tenuta democratica della nostra società», De Carli ha spiegato che oggi a Belluno «tutte le nostre sedi erano aperte, con tutti i nostri funzionari» e che «hanno aperto anche le sedi dei Pensionati e dei recapiti esterni. Abbiamo fatto vedere il nostro radicamento locale, tra la gente oltre che dentro le fabbriche, per riprendere quella spinta a discutere sui tanti temi sociale ed economici che ci hanno sempre visto protagonisti e che ora ci vedranno intensificare la nostra azione sindacale».
«Servirà maggiore unità – ha concluso De Carli – quell’unità che con Cisl e Uil ci porta già il 16 ottobre a manifestare a difesa della libertà e della democrazia e della nostra Costituzione, a Roma, proprio dove ieri la destra fascista ha tentato di colpire la nostra Democrazia».

Anche il presidente della Provincia, Roberto Padrin, questa mattina si è recato nella sede di Belluno della Cgil per portare la solidarietà dell’Ente che presiede, sottolineando che «manifestare e violenze sono due cose antitetiche e se è doveroso consentire la libera manifestazione del pensiero è altrettanto doveroso condannare senza se e senza ma i gesti di inaudita follia registrati alla sede romana del sindacato».

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