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mercoledì 24 Aprile 2024,

Il Sinodo dei Vescovi al nastro di partenza anche a Belluno-Feltre

La celebrazione diocesana di apertura si è svolta ieri sera in Cattedrale a Belluno ed è stata conclusa con il "Magnificat" per la prossima beatificazione di Papa Luciani.

Con la celebrazione in Cattedrale di ieri sera, domenica 17 ottobre, anche la Chiesa di Belluno-Feltre ha avviato il suo percorso in occasione del Sinodo dei Vescovi voluto da papa Francesco col titolo «Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione», percorso in cui ogni diocesi offrirà il suo contributo di riflessione e di vita alla Chiesa universale. Per l’occasione erano presenti alcuni rappresentati dei consigli pastorali parrocchiali e degli uffici pastorali diocesani e sul presbiterio, attorno al Vescovo, dodici preti concelebranti. «In comunione con quanto oggi si sta celebrando in ogni diocesi del mondo, noi siamo qui a fare Eucaristia», ha sottolineato il vescovo Renato nell’omelia, ricordando poi il percorso compiuto durante l’estate e nell’Assemblea sinodale del 18 e 25 settembre, per precisare la Carta d’intenti, bussola per i prossimi passi nel segno della collaborazione tra le comunità parrocchiali: «Faremo tutto il possibile, ovunque nelle nostre comunità parrocchiali in collaborazione, perché il Vangelo e la vita pastorale non dipendano da uno solo, ma dall’apporto sincero e fraterno di tutti, dalle competenze e dai talenti di quanti, con il loro “sensus fidei”, vi corrispondono».

E poi una provocazione con una domanda: «Ma vale la pena, nella situazione in cui siamo e con le difficoltà che stiamo vivendo nel nostro territorio di montagna, spendersi ancora per le nostre comunità?». La risposta è stata quasi «un grido: nessuno si salva da solo in questa avventura umana! “Scialuppa di salvataggio” saranno le nostre comunità, non importa se piccole e disperse». Ha quindi riportato «un’espressione del nostro Albino Luciani che sosteneva che non ci si salva da soli, ma “in cordata”. Efficacissimo questo “in cordata”. È il nostro futuro».

Il canto del Credo ha dato espressione al fatto che «una sola fede, un solo battesimo, un solo Dio Padre… un solo Signore Gesù Cristo» raduna la Chiesa.

Dopo la comunione, don Davide Fiocco – che collabora con la Postulazione per la Causa di canonizzazione di Papa Luciani – ha introdotto il ringraziamento per la conclusione ultima del processo che porterà alla beatificazione: una sintesi di 23 anni di ricerca storica, con una linea di prospettiva perché del nuovo beato resti soprattutto la testimonianza di vita. Il canto del Magnificat ha dato voce «alla gioia diffusa e incontenibile, che abbiamo provato mercoledì scorso dopo l’annuncio del riconoscimento di un miracolo attribuito all’intercessione del nostro “don Albino”». Egli davvero – ha ricordato don Davide – «ha percorso “con l’audacia della fede la via santa che dal fonte battesimale porta alla Gerusalemme celeste”». Ricorreva infatti l’anniversario della nascita e del battesimo del Servo di Dio, prossimo agli onori degli altari: «Dio solo – da sempre – esalta gli umili: respexit humilitatem… ex hoc enim beatam me dicent omnes generationes. Fra qualche mese, anche per “don Albino” noi diremo “beato”».

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