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sabato 20 Aprile 2024,

Nuovo Centro coordinamento soccorsi, c’è l’ok del Dipartimento nazionale di Protezione civile

Si sposterà dall’attuale sede dei Carabinieri forestali in zona La Rossa alla nuova caserma provinciale dei vigili del fuoco di via Col da Ren, una volta ultimati i lavori.

Il nuovo Centro coordinamento soccorsi della provincia di Belluno è a un punto di svolta: ieri è arrivato l’ok del capo nazionale della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. Di fatto è il via libera all’ultimo segmento dell’operazione, che parte da un’idea della Provincia di Belluno (che ha già stanziato 400mila euro di fondi propri) e del Fondo Welfare, e si basa anche su una donazione di 392 mila euro raccolti dai sindacati e dalle categorie economiche nelle settimane immediatamente successive alla tempesta di fine ottobre 2018.

L’ordinanza firmata a Roma infatti dispone che la Regione Veneto inserisca i 400 mila euro trasferiti dalla Provincia sulla contabilità speciale della gestione commissariale di Vaia. E che il commissario straordinario per l’emergenza provveda a realizzare l’intervento, quindi proceda con la progettazione definitiva esecutiva. «Finalmente siamo alla fine di questa operazione, che abbiamo fortemente voluto per garantire una gestione più corale e migliore di eventuali nuove emergenze – commenta il consigliere provinciale delegato alla Protezione civile, Massimo Bortoluzzi -. Sono stati risolti i nodi sui trasferimenti di risorse, che ci erano stati comunicati anche lo scorso luglio, nel corso della riunione che abbiamo avuto a Roma con il capo dipartimento Curcio. Ora si potrà procedere velocemente con il progetto esecutivo e di seguito con i lavori».

Il nuovo Ccs si sposterà dall’attuale sede dei Carabinieri forestali in zona La Rossa alla nuova caserma provinciale dei vigili del fuoco di via Col da Ren, una volta ultimati i lavori. Le sale di gestione operativa saranno dotate di tutti gli strumenti necessari, anche quelli per le riunioni a distanza visto che l’ultima emergenza (dicembre 2020) è stata seguita proprio così, in videoconferenza. Grazie a una donazione di Cariverona la Provincia ha già acquistato buona parte delle strumentazioni tecnologiche.

«Il nuovo Ccs è una realizzazione importante per il nostro territorio, che anche di recente ha rivelato tutte le sue fragilità – conclude il consigliere Bortoluzzi -. Tutti ci auguriamo che non ci siano più emergenze del calibro di Vaia, ma vista la dispersione dei centri abitati e le distanze tra il nord e il sud della provincia, è necessario dotarsi di una struttura all’avanguardia, che riteniamo essere un altro piccolo tassello nella lotta allo spopolamento, come presidio di sicurezza per gli abitanti delle zone più periferiche. Ringraziamo i Carabinieri forestali per l’ospitalità accordataci negli anni; finché il nuovo Ccs non sarà concluso, la sede rimarrà all’aeroporto. In ogni caso, la collaborazione con i Carabinieri rimane strategica e quindi verrà perfezionata una convenzione».

1 commento

  • Da semplice cittadino anziano avrei una curiosità: ho notato che ultimamente gran parte delle strutture destinate a pubblici servizi hanno colori molto cupi, che ritengo tristi.
    Quale la motivazione ?
    In natura esistono una infinità di colori e sfumature, molto rare quelle “cupe”. Perché non vengono utilizzati colori che richiamano, per esempio, i tramonti sulle nostre stupende Dolomiti ?
    Ringrazio per la attenzione.

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