All’età di 77 anni, a causa di un male incurabile, è morto la notte scorsa Giandomenico Cappellaro, titolare della ditta Serbosco di Fonzaso ed ex presidente di Confindustria Belluno (il funerale è in programma lunedì 15 alle ore 10.30 nella chiesa di Facen di Pedavena).
Immediata l’espressione di cordoglio per la sua scomparsa, appena se ne è sparsa la notizia, a partire dall’Associazione degli industriali bellunesi che ha espresso vicinanza anche alla moglie Carmen, al figlio Marco e a tutti i familiari.
«Con Giandomenico Cappellaro se ne va un pezzo dell’imprenditoria bellunese», ha fatto presente il deputato Dario Bond. «Un imprenditore che ha saputo lavorare per far crescere la sua impresa e attorno a essa anche il territorio. Lo ha dimostrato negli anni della presidenza di Confindustria, attraverso modi gentili, ma sempre indirizzati allo sviluppo complessivo dell’imprenditoria bellunese. Condoglianze sincere ai suoi familiari».
«Il nostro territorio perde un grande imprenditore e una splendida persona», così il presidente della Provincia, Roberto Padrin, che ricorda di aver incontrato Cappellaro «l’ultima volta a Fonzaso, insieme al sindaco, un mese e mezzo fa. E l’ho trovato come sempre umile e innamorato del nostro territorio, un grande lavoratore con una visione lungimirante di cosa il Bellunese può fare e di dove può arrivare». «Porterò sempre dentro di me il ricordo dell’assemblea di Confindustria che avevamo organizzato a Longarone Fiere – a cui era legatissimo – in occasione del 50° del Vajont, con il presidente nazionale Squinzi» – ha fatto ancora presente Padrin – e l’immagine di un uomo che sapeva intessere relazioni importanti conservando una semplicità e una bontà d’animo rare. Qualità che nelle istituzioni e nell’amministrazione locale dobbiamo coltivare, nel ricordo di Giandomenico. Ci mancherà».
«Era un imprenditore corretto e lungimirante. Mancherà al tessuto produttivo del Bellunese». Con queste parole la presidente di Confartigianato Belluno, Claudia Scarzanella, ha espresso il suo cordoglio alla notizia della scomparsa di Giandomenico Cappellaro che, ha sottolineato, «ha sempre lavorato guardando al territorio nel suo complesso. Questa visione strategica, di cui abbiamo tanto bisogno, ci mancherà. Come mancherà un pezzo importante nel tessuto dell’imprenditoria locale».
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1 commento
lucio Vigilio Piccolotto
Ricordo di Giandomenico “Vanni” per noi coetanei nati a Facen, gli anni dell’infanzia trascorsa nei mesi estivi sul nostro Col Melon (Monte Avena).
Lui con la nonna Celeste, io con mamma e papà che dipingeva lassù fiori e paesaggi. Eravamo gli unici due bimbi poi ragazzi sul Col Melon. Assiene trascorrevamo il tempo con i giochi semplici di un tempo. E questa semplicità, unita alla innata concretezza, Vanni la ha sempre conservata. Negli anni ci siamo reincontrati a volte nelle nostre casette estive sul Monte Anena, altre mentre lui correva leggero sui sentieri delle Vetta Feltrine. Ne ho conosciuto l’impegno di consigliere comunale di Pedavena per conservare la praticabilità della strada del “Col Melon” e altro. Ciao Vanni, la vita ci ha condotti su differenti, ma convergenti, sentieri. Ci incontreremo un giorno per raccontarcela sotto quel noce della casera sul Col Melon. Lucio Piccolotto