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giovedì 25 Aprile 2024,

La manifattura dice: espansione

I dati dell'indagine VenetoCongiuntura curata da Unioncamere regionale. (Pexels-Cottonbro)

La Camera di Commercio di Treviso Belluno Dolomiti fa il punto sulla situazione del manifatturiero, con i dati dell’indagine VenetoCongiuntura curata da Unioncamere regionale. Per il terzo trimestre 2021 il campione analizzato è di 2.001 imprese sopra i 10 addetti: 436 di queste sono di Treviso (cui riferiscono 17.982 addetti), 71 quelle di Belluno (cui riferiscono 2.926 addetti).

Il quadro di fondo è il seguente: il recupero dell’industria manifatturiera prosegue, le variazioni su base annua dei diversi indicatori sono robuste, certo facilitate dal confronto con un periodo in cui l’economia stava ripartendo. Tuttavia, il passo congiunturale (rispetto al secondo trimestre) risente di alcuni segnali di rallentamento, in parte imputabili alla difficoltà di approvvigionamento di materie da lavorare, in parte connaturate alla fisiologica flessione della pausa estiva. Le previsioni per l’ultimo scorcio dell’anno restano però ampiamente positive: la maggioranza assoluta delle imprese, nel momento della raccolta interviste (mese di ottobre) stima ancora in espansione produzione, fatturato e raccolta ordini.

In provincia di Belluno la dinamica è allineata con quella di Treviso ma con intensità leggermente maggiori, anche se va detto che i dati riferiti al bellunese possono risultare amplificati dal ridotto numero del campione, mentre l’intensità delle variazioni tendenziali è frutto anche di un terzo trimestre 2020 in cui l’occhialeria, cui si può quasi totalmente sovrapporre l’economia provinciale, non era ancora ripartita. Si trova, dunque, che nel terzo trimestre 2021 la produzione cresce del +16,9% rispetto allo stesso periodo 2020, mentre registra una flessione nella dinamica congiunturale (-8,9%). Permane alto il grado di utilizzo degli impianti, 73,8%.

Positiva la variazione tendenziale anche per il fatturato (+7,6%) e del fatturato estero (+2,0%), grazie anche all’andamento dei nuovi ordinativi che, rispetto al 2020, crescono del +24,7% nel mercato interno e del +26,9% nel mercato estero. Anche in questo caso si registra, invece, un rallentamento congiunturale, il fatturato cala del -5,6% (-5,2% quello estero), così come scendono i nuovi ordinativi, -7,5% e -8,0% per i due mercati. Si abbassa di conseguenza anche il numero di giorni di produzione assicurato dal portafoglio ordini, che da 68,6 registrato a giugno, scende a 57,5, valore in ogni caso in linea (se non superiore) con quelli registrato nel terzo trimestre di anni “normali” precedenti il 2020.

E guardando al futuro? Il 60,2% degli imprenditori bellunesi intervistati prevede un aumento della domanda estera. Per entrambe le province si assiste a un netto aumento del saldo tra giudizi positivi e negativi, con livelli di ottimismo che superano non solo i livelli del terzo trimestre 2020, ma anche del 2019. Va sicuramente sottolineato che le interviste in cui questi giudizi sono stati raccolti si sono svolte nella prima metà di ottobre 2021: da un lato gli imprenditori hanno risposto consci di alcune dinamiche in atto, tra tutte quella legata alle catene di approvvigionamento e più in generale ai prezzi delle materie prime, dall’altro lato, scrive la Camera di Commercio, «ad inizio ottobre le voci di ripresa dei contagi da coronavirus sembravano ancora lontane. Ad oggi, invece, l’andamento della pandemia rappresenta una grossa incognita, anche se rispetto ad un anno fa le campagne vaccinali stanno attenuando quella che potrebbe essere l’intensità della quarta ondata di cui si sente parlare nelle ultime settimane. In Italia, al momento, la situazione sembra sotto controllo, ma in molti stati europei il numero di nuovi casi ha ripreso a salire rapidamente».

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