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venerdì 29 Marzo 2024,

Quasi 35 milioni per le imprese turistiche di montagna

Si tratta di contributi a fondo perduto che derivano dagli 800 milioni del Fondo per la montagna e che sono stati messi a disposizione della Regione del Veneto da parte del Ministero del Turismo.

La giunta regionale, su proposta dell’assessore al turismo della Regione del Veneto Federico Caner, ha dato il via libera all’utilizzo di 34.843.305 euro da destinare alle imprese turistiche che si trovano all’interno dei Comuni ubicati nei comprensori sciistici. I contributi, a fondo perduto, verranno erogati, con la collaborazione operativa di Unioncamere Veneto, attraverso un apposito bando che potrà essere pubblicato già a partire dai primi giorni di febbraio.

«Gli uffici regionali sono a lavoro – dichiara l’assessore Caner – per far sì che questi fondi possano essere erogati quanto prima attraverso un bando pubblico che terrà conto anche delle indicazioni provenienti dal territorio. Per esempio, la richiesta di non erogare contributi a pioggia o a carattere forfettario, ma di fissare dei criteri per far sì che i ristori siano proporzionali alle perdite e alle dimensioni delle aziende».

Lo stanziamento messo a disposizione della Regione del Veneto da parte del Ministero del Turismo fa parte dei 700 milioni del fondo per la montagna – poi aumentati a 800 milioni – che le Regioni avevano chiesto a gran voce nei mesi scorsi. Del totale 330 milioni euro erano stati destinati proprio per le imprese turistiche alpine.

«Abbiamo atteso a lungo il trasferimento di queste risorse da Roma e ora – sottolinea Caner – la nostra Regione sta lavorando giorno e notte per ridurre al minimo il tempo di attesa da parte delle imprese. Dal rifinanziamento della cassa integrazione, alla messa in campo di nuovi aiuti, c’è urgente bisogno di sostenere, con tutti i mezzi possibili, la prima industria italiana e veneta. Dopo il buon andamento della stagione estiva tutti noi avremmo sperato in una fine del 2021 diversa e invece il settore turistico è tornato a fare i conti con le difficoltà legate alla pandemia. Ecco perché vogliamo che questi 35 milioni vengano messi a terra presto e bene, per sostenere efficacemente la tenuta ed il rilancio del turismo invernale nelle nostre destinazioni».

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