Belluno °C

venerdì 19 Aprile 2024,

Piace l’opera teatrale «Alberto Manzi: storia di un maestro» di Daniela Nicosia

È tra le migliori produzioni della stagione 2020-21. L’11 febbraio al Teatro Comunale di Belluno.

Il nuovo anno per Tib Teatro si apre all’insegna di importanti riconoscimenti che confermano e testimoniano l’alta qualità artistica delle produzioni teatrali della storica compagnia bellunese. «Siamo felici di annunciare», si legge nella nota diffusa alla stampa da Tib Teatro, «che “Alberto Manzi: storia di un maestro”, opera prodotta in pieno lockdown, è nei best of 20-21 selezionato dalla testata di critica teatrale KLP.teatro.it, tra le eccellenze teatrali della stagione 20/21».

Lo spettacolo ha debuttato con successo e unanime consenso al Festival Segnali 2021 nel giugno scorso. Affronta il delicato tema della scuola attraverso la figura del maestro Alberto Manzi, grande educatore e innovatore della didattica, a cui è dedicato e di cui quest’anno ricorrono i 25 anni dalla sua scomparsa. Uno spettacolo – secondo la critica – che con grande profondità emotiva, ripercorre l’avventura umana e sociale di Alberto Manzi, che ci ha riempito di ricordi e al contempo di commozione, perché quello che abbiamo visto in scena è come se avesse parlato di noi che siamo stati maestri e nel contempo alunni e allievi. La creazione del Tib Teatro senza retorica alcuna, riesce a trasmettere benissimo, tutta quella umanità e tutta quella volontà di essere al servizio dei più deboli, dei più indifesi.

L’opera si avvale del testo e della regia di Daniela Nicosia, delle immagini video di Mirto Baliani, della scenografia di Bruno Soriato, delle luci e suono di Paolo Pellicciari. Ripercorre la biografia del Maestro d’Italia, famoso per la trasmissione «Non è mai troppo tardi», che portò negli anni ’60, per la prima volta in tv, l’insegnamento scolastico ai milioni di italiani che non sapevano né leggere né scrivere e che grazie alle sue “lezioni a distanza” conseguirono la licenza elementare. «Lo seguiamo sin dal primo dopoguerra, nel carcere minorile Aristide Gabelli di Roma, fino agli anni ‘70 in Sud America con gli indios», spiega Tib Teatro. «La creazione parte proprio dal carcere, dove la sua esperienza di insegnante è nata, connaturandosi con il continuo confronto tra il maestro, interpretato da Marco Continanza e il suo allievo Mollica, interpretato da Massimiliano Di Corato, un piccolo pregiudicato, ladro soprattutto per fame. Attraverso il loro continuo rapporto e il cambiamento che man mano avvertiamo in Mollica veniamo a conoscere il metodo di insegnamento di Manzi, basato soprattutto sull’educare al piacere del pensiero, al trasmetterlo attraverso l’interrogarsi sulle cose. La creazione invita così a riflettere su come insegnare sia una vera e propria missione, in cui il maestro resta una figura fondamentale della società democratica, che deve tendere, come insegna la nostra Costituzione, ad offrire a ognuno gli stessi diritti e possibilità».

Sarà possibile vedere lo spettacolo in occasione della serata evento dedicata ad Alberto Manzi l’11 febbraio al Teatro Comunale di Belluno alle ore 20.45 per la quale è già aperta la biglietteria.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d