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giovedì 25 Aprile 2024,

Cambio al vertice di Certottica e Dolomiticert

A sei mesi dall’arrivo del nuovo direttore generale, Corrado Facco, si completa il cambio di governance con la nomina a presidente di Luca Businaro (nella foto).

Si sono tenute venerdì scorso le assemblee di Certottica, Istituto italiano per la certificazione dei prodotti ottici, e della sua controllata DolomitiCert, che hanno sancito il cambiamento dei vertici, con l’ingresso di Luca Businaro (già nel Cda) a prendere il testimone quale presidente di entrambe le società. La sua nomina completa l’avvio di un cambiamento nella governance iniziato sei mesi fa con l’insediamento di Corrado Facco nel ruolo di direttore generale con deleghe per la gestione di Certottica e, da venerdì scorso, anche amministratore delegato e direttore generale di DolomitiCert.

Luca Businaro è amministratore delegato di Novation Tech, azienda trevigiana leader nella produzione di oggetti in carbonio e materiali compositi per l’occhialeria, lo sportsystem e l’automotive. Già presidente di Assosport (Associazione dei produttori di articoli sportivi) e Federvarie, è oggi tra i proboviri di Confindustria nazionale.

Corrado Facco.

Corrado Facco ha maturato una lunga esperienza professionale in ambienti di lavoro nazionali e internazionali, in particolar modo in ambito fieristico, sia come presidente e amministratore delegato di MMI, che managing director di Fiera di Vicenza e del Gruppo quotato IEG spa, oltreché quale presidente dì tre società collegate a Dubai, Shanghai e New York.

Ha spiegato il neo presidente Businaro: «Miriamo a consolidare il Gruppo Certottica e diventare leader nella certificazione, formazione e supporto alle imprese nei loro processi di innovazione e di internalizzazione per la vendita dei loro prodotti».

«Tra gli obiettivi primari – ha aggiunto Corrado Facco – ci sarà quindi quello di rafforzare le relazioni coi player di settore, migliorare la presenza sui territori, portare una particolare attenzione alle certificazioni in materia di sostenibilità e incentivare la ricerca e sviluppo per l’utilizzo di nuovi materiali e processi, che sposino le esigenze di evoluzione delle imprese».

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