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giovedì 25 Aprile 2024,

Sedi d’impresa, in provincia di Belluno nel 2021 sono tornate a crescere (+77)

Nel scorso del 2020 erano calate di 194 unità. Nel 2021 risultato negativo per il comparto artigiano (-36 sedi d’impresa).

Per la provincia di Belluno il 2021 si è chiuso con un bilancio positivo per quanto riguarda la demografia d’impresa. La crescita annua di 77 unità ha portato la consistenza delle sedi d’impresa a quota 13.825 (lo scorso anno la variazione era stata di -194 sedi). Le imprese artigiane sono 4.666, ma in controtendenza negativa (-36).

I settori trainanti sono stati: Costruzioni (+16 sedi), Attività professionali, scientifiche e tecniche (+22), Attività immobiliari (+16). Hanno avuto un trend positivo anche “Altri servizi a supporto delle imprese” (+21, ricomprendono il “noleggio”) e Attività di alloggio (+17). Il manifatturiero invece ha perso nell’anno 34 sedi d’impresa, di cui 13 ricadono nell’ateco 32 “Altre attività manifatturiere” che comprende l’occhialeria. Proprio nel manifatturiero si concentra anche la flessione delle imprese artigiane.

Su base congiunturale, nel quarto trimestre è emersa una flessione di 68 sedi rispetto al 30 settembre 2021. La variazione, due anni fa, fra dicembre e settembre 2019, sempre per considerare un periodo non influenzato da Covid, era stata di -44 sedi d’impresa. Agricoltura, costruzioni, commercio e manifattura sono i settori più interessati dalla contrazione su base trimestrale: ma tutti questi settori, tranne il manifatturiero, presentano al tempo stesso un bilancio annuo positivo, sempre in termini di consistenza imprese.

Secondo il presidente della Camera di commercio di Treviso – Belluno Dolomiti, Mario Pozza, questi dati «portano a dire che il sistema economico è sostanzialmente ripartito e in molte sue espressioni si è riportato ai livelli pre-Covid, come abbiamo visto anche dai dati export ai primi 9 mesi. Indubbiamente, restano aree di sofferenza, perché le ferite di Covid sono state profonde sul piano economico oltre che sociale. E restano tutte le inco-gnite dell’evoluzione senza fine di questa pandemia, con i disagi arrecati dalle continue quarantene che bloccano le attività delle imprese. Ma speriamo davvero di essere pros-simi al culmine del picco».

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