«Il Centro internazionale del libro parlato è un’eccellenza assoluta del Bellunese. Sui temi dell’inclusione dobbiamo costruire la provincia del futuro. E le Paralimpiadi ci daranno una grande spinta». Così il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, che oggi ha visitato il Cilp di Feltre che, grazie a oltre 400 volontari “donatori di voce” di tutta Italia, raccoglie più di 15 mila volumi di libri e riviste “parlate”, ovvero registrazioni di letture a disposizione di ipovedenti, ciechi, persone dislessiche e con altre difficoltà di lettura.
A illustrare le attività del Centro, con una visita alle sale di registrazione, agli uffici e alla saletta didattica «Flavio Devetag» messa a disposizione della cittadinanza, è stata la presidente Luisa Alchini, con il suo staff (in particolare la vice direttrice Emanuela De Bacco, e la donatrice di voce Loredana Borghetto).
«Ho visto un lavoro enorme e un grande impegno. Soprattutto, un’esperienza sul tema dell’inclusione che oggi è quasi di moda e che al Centro del libro parlato è quotidianità da anni. E per questo ringrazio non solo la presidente Alchini e il suo staff, ma tutti coloro che collaborano come donatori di voce», sottolinea il presidente Padrin, che ha anche raccolto la proposta di un progetto di collaborazione in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi 2026.
«Il Cilp intende realizzare un’iniziativa inclusiva di avvicinamento ai Giochi. Da parte nostra il massimo appoggio e collaborazione piena, per studiare insieme l’idea. La provincia di Belluno deve diventare la più accessibile e inclusiva d’Italia. E può farlo perché ha ottimi partner attivi in questi campi, come il Centro del libro parlato».
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