Belluno °C

venerdì 19 Aprile 2024,

Tanti commenti favorevoli al nuovo disegno di legge sulla montagna

Dal ministro D’Incà al presidente dell’Uncem, dal presidente del Veneto a quello della Provincia, ai deputati Bond e De Menech, dalla presidente di Confindustria Belluno e da quella di Confartinato Belluno al presidente di Confcommercio Belluno (nella foto uno degli incontri degli Stati generali della montagna).

D’INCÀ (Governo) – «Un passo molto importante che conferma l’attenzione del Governo nei confronti della montagna, con ripercussioni positive e concrete nei confronti delle nostre comunità». Questo il giudizio di Federico D’Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento, sul disegno di legge a sostegno della montagna approvato oggi dal Consiglio dei ministri per la presentazione alle Camere.
Secondo D’Incà «oggi è stata data un’importante risposta per sostenere la montagna e costruire un futuro di sviluppo in grado di migliorare la vita dei cittadini e, allo stesso tempo, favorire l’attrattività turistica. Dobbiamo cogliere tutte le nuove opportunità ed essere in grado di valorizzare al meglio le nostre bellissime vallate».

BUSSONE (Uncem) – Dopo aver ringraziato il ministro Gelmini, il presidente Draghi e tutte le forze politiche che hanno lavorato finora a questo provvedimento, il presidente dell’Uncem, Marco Bussone, si è detto convinto che «ora possa esserci un’azione forte e coesa in Parlamento per l’iter complessivo del disegno di legge che deve definire come spendere bene per i territori 100 milioni di euro stanziati dalla legge di bilancio per il 2022 e 200 milioni dal 2023».

BOND (Forza Italia) – Il deputato Dario Bond ha sottolineato in particolare le misure previste per la sanità e per la scuola, rimarcando che con la nuova normativa «si interviene nel giusto modo per incentivare l’arrivo e la permanenza di professionisti della sanità e della scuola nelle terre alte». Bond spiega che «il dispositivo di legge prevede assegni di studio in favore di laureati in medicina e chirurgia e in professioni sanitarie che esercitino la professione sanitaria presso strutture sanitarie in montagna per i primi tre anni dalla laurea. E ancora incentivi economici e punteggi aggiuntivi nei concorsi per i medici che lavorano nella sanità di montagna, ma anche sgravi sugli affitti. Lo stesso vale per gli insegnanti, che avranno un punteggio aggiuntivo in graduatoria per il servizio prestato in territori montani e agevolazioni negli affitti della casa».

DE MENECH (Partito Democratico) – Per il deputato Roger De Menech il nocciolo della nuova normativa sulla montagna è quello di essere orientata «a rendere la montagna sempre più abitata, in modo da combattere l’annoso problema dei territori montani, quello dello spopolamento».
«Nelle ultime settimane – racconta soddisfatto De Menech – abbiamo fatto numerosi passi avanti sul testo che è il frutto del lavoro di tanti e tra tutti cito Enrico Borghi, che rimane probabilmente il collega più preparato su questi temi, e il presidente dell’Uncem Marco Bussone».
«Come Partito democratico – conclude De Menech – auspichiamo che la legge venga discussa e approvata nel più breve tempo possibile e siamo disponibili ad ascoltare i territori e sentire le loro istanze per poter apportare le giuste e necessarie modifiche».

ZAIA (Regione Veneto) – «Per il Veneto, soprattutto in ottica Olimpiadi invernali 2026, una strategia nazionale di sostegno e rilancio della montagna è quanto mai opportuna. Mi auguro che non ci si perda in lungaggini politiche e burocratiche e che, nel cammino verso Milano-Cortina 2026, si possano trovare all’interno di questo ddl elementi di concreta utilità». Questo il commento del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, all’approvazione del ddl per lo sviluppo delle zone montane.
«Con le Olimpiadi e varie altre iniziative – ricorda Zaia – come Regione abbiamo fatto uno sforzo straordinario di sostegno al futuro nei nostri territori montani, se solo si pensa al Pil che potrà produrre l’appuntamento olimpico, valutato in vari miliardi di euro. Le ricadute positive, non solo su Cortina ma su tutto la montagna veneta, proseguiranno per anni, ma un provvedimento organico nazionale, in senso generale, può essere utile sia per il prima che per il dopo Olimpiadi».

PADRIN (Provincia di Belluno) – Secondo il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, con questa normativa «la montagna smette di essere periferia e luogo remoto ed entra a pieno titolo nelle aree nevralgiche del Paese».
«Come ho avuto modo di dire alla lettura delle prime bozze – spiega Padrin – il valore aggiunto di questa legge è il fatto che non si parla di sussidi alla montagna, ma di sviluppo omogeneo delle aree, con un’attenzione particolare a cittadini e imprese, nella logica di tenere le persone a vivere nelle cosiddette “terre alte”. I territori diventano protagonisti. E le Province possono avere un ruolo chiave nell’attuare politiche legate ai rispettivi piani strategici che ben si integrano nel quadro di questa legge».

BERTON (Confindustria Belluno) – Per la presidente di Confindustria Belluno, Lorraine Berton, il via libera al disegno di legge quadro sulla montagna da parte del Governo «è un segnale importante che arriva in un momento delicatissimo, è un punto di svolta atteso da tempo. «Ora tocca al Parlamento compiere l’ultimo passo, approvando il testo in via definitiva», sottolinea Berton chiedendo che «si faccia il prima possibile perché tra pandemia, guerra in Ucraina e aumento dei costi dell’energia e delle materie prime, la montagna diventa ogni giorno più vulnerabile perché già segnata da problemi strutturali radicati. Non c’è più tempo da perdere».
«L’ok del Governo – rimarca ancora Berton – mette il punto a un processo di condivisione maturato con tutti i soggetti del territorio, innanzitutto con il mondo produttivo. Si è capito, forse per la prima volta, che la montagna vive solo se ci sono le condizioni per mantenere e sviluppare le imprese, dal manifatturiero ai servizi. Questo significa creare quelle opportunità utili a frenare la fuga di giovani e famiglie: imprese eccellenti e competitive, capaci di creare opportunità e valorizzare talenti, sono il primo argine contro lo spopolamento, vero male delle nostre terre».

SCARZANELLA (Confartigianato Belluno) – Anche Confartigianato Belluno plaude alla legge sulla montagna perché, sottolinea la presidente Claudia Scarzanella, «dà gli strumenti giusti per contrastare lo spopolamento e affrontare con ottimismo il futuro delle terre alte. Se la crisi internazionale si placa, il Bellunese potrà avere quello sviluppo che le forze economiche e sociali si meritano».
Scarzanella, tra l’altro, apprezza che la nuova normativa guardi con attenzione anche allo sviluppo della rete di banda ultralarga e dei servizi che servono alle imprese perché «in questo modo abbatte le distanze tra le vallate, ma anche tra il Bellunese e la pianura, consentendo al nostro territorio di essere attrattivo». La presidente fa poi presente che «Confartigianato Belluno continuerà a spingere anche sul fronte della fiscalità di vantaggio, che combinato con gli strumenti della nuova legge, può davvero far fare il salto di qualità al territorio. Per le famiglie e per le imprese artigiane, che costituiscono un imprescindibile presidio e servizio».

DOGLIONI (Confcommercio Belluno) – «Oggi le terre alte si spopolano perché mancano i servizi. E i servizi chiudono perché mancano le persone. Un circolo vizioso che va interrotto». Lo sottolinea il presidente di Confcommercio Belluno, Paolo Doglioni, secondo il quale la nuova normativa prevista per la montagna «dà gli strumenti giusti per invertire la tendenza. Una montagna che si ripopola diventa attrattiva anche per gli esercizi commerciali, autentici presidi economici ma anche sociali per le zone montane».
Siamo consapevoli che le risorse messe in gioco non possono soddisfare tutte le esigenze delle zone montane, ha detto ancora Doglioni, ma costituiscono «un punto di partenza concreto e tangibile dal quale possono ripartire progettualità strategiche e sistematicamente attuabili per la competitività delle nostre terre. Una montagna popolata e viva non solo garantisce omogeneità e tutela territoriale, ma anche una difesa del suolo i cui benefici si estendono direttamente alla pianura».

1 commento

  • Caro Amico del Popolo, vorrei complimentarmi con voi per aver condiviso questo importante articolo riguardante il nuovo disegno di legge sulla montagna. È incoraggiante vedere così tanti commenti favorevoli a sostegno di questa proposta legislativa. La montagna è un patrimonio naturale di inestimabile valore per la nostra nazione e merita una tutela robusta. Spero vivamente che questo disegno di legge venga approvato, al fine di preservare e valorizzare al meglio tutte le ricchezze di cui la nostra montagna è depositaria. Grazie per la vostra attenzione. Cordiali saluti, Becky Gomez.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d