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venerdì 26 Aprile 2024,

Lettera del Vescovo per la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni

Una riflessione/invito rivolta alle comunità parrocchiali, alle famiglie, ai presbiteri e diaconi, alle comunità di vita consacrata.

In occasione della Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni che si celebra oggi, domenica 8 maggio, il vescovo di Belluno-Feltre, Renato Marangoni, ha scritto una lettera alle comunità parrocchiali, alle famiglie, ai presbiteri e diaconi, alle comunità di vita consacrata sottolineando che sono numerosissime «le situazioni di vita in cui veniamo chiamati da qualcuno, interpellati a fare qualcosa, coinvolti in un progetto da realizzare, presi dentro un sogno… Tutta la vita è un susseguirsi di chiamate. Il nome di ciascuno è pronunciato innumerevoli volte».

«Nella Bibbia – ha scritto ancora il Vescovo – abbiamo tante e tante chiamate. Quando in esse c’entra Dio, allora uno squarcio di luce si apre in ogni oscurità, il sogno diventa immensamente grande, la vita appare come cammino esaltante, le persone che si incontrano diventano fratelli e sorelle e il mondo è da amare.
Dio chiama aprendo al massimo le storie delle persone. Ma la sua chiamata è anche la nostra libertà, il nostro desiderio, la nostra responsabilità, il nostro costruire, il nostro credere, il nostro sperare, il nostro amare…»

«Il tema particolare per questa Giornata mondiale – fa presente ancora mons. Maragoni – è tratto dall’enciclica di papa Francesco “Fratelli tutti” (116) ed è così formulato: “Fare storia”. È interessante scoprire che Dio chiama perché noi possiamo “fare storia” con ciò che siamo e abbiamo.
Il cucitore degli innumerevoli pezzi, il compositore che mette insieme ogni parte, il tessitore di tutti i fili, il ricamatore geniale che abbellisce ogni nostro essere e fare è Dio. Per questo egli chiama.
Ecco la nostra Chiesa di Belluno-Feltre: è chiamata! Ogni suo figlio e figlia lo sono! Non perdiamo questa consapevolezza».

Dopo aver invitato tutte le comunità della diocesi a entrare in questo orizzonte di sguardo, di testimonianza e di condivisione, il Vescovo ha scritto ancora: «Non ci nascondiamo, poi, che accanto alla vocazione alla vita familiare e sociale, proviamo molta attesa anche per la chiamata alla missione pastorale, alla vita consacrata, al ministero diaconale e presbiterale. Le nostre comunità non possono restare ad attendere».

Per questo mons. Marangoni propone alla diocesi anche quattro appuntamenti speciali di preghiera, invitando le varie comunità a recarsi in quello più vicino:

  • al santuario mariano del Nevegàl, giovedì 12 maggio;
  • al santuario del Cristo a Pieve di Cadore, giovedì 19 maggio;
  • al santuario dei Santi Vittore e Corona ad Anzù, giovedì 26 maggio;
  • al santuario di Santa Maria delle Grazie (Rocca Pietore), giovedì 2 giugno.
    L’appuntamento per tutti è alle ore 20.30.

La lettera del Vescovo si conclude con la preghiera che è stata predisposta per la Giornata mondiale che viene affidata a ogni comunità cristiana:
«Signore, Dio del tempo e della storia, Dio della vita e della bellezza, Dio del sogno e della realtà, ascoltaci, ti preghiamo: insegnaci a tessere e intrecciare trame e ricami d’amore, profondi e veri con te e per te, con gli altri e per gli altri; immergici nell’operosità delle tue mani, nella creatività dei tuoi pensieri, nell’arte amorosa del tuo cuore perché ogni vita annunci bellezza e ogni bellezza parli di te. Regalaci il coraggio dell’inquietudine, l’intrepido passo dei sognatori, la felice concretezza dei piccoli perché riconoscendo nella storia la tua chiamata viviamo con letizia la nostra vocazione. Amen».

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