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venerdì 19 Aprile 2024,

Trichiana, comincia una nuova storia per la Ideal Standard

Firmato oggi l’accordo per la cessione dello stabilimento alla «Ceramica Dolomite Spa» cioè alla cordata di imprenditori veneti che rilevano tutti gli impianti e il marchio «Ceramica Dolomiti». Salvaguardata l’occupazione.

Oggi, lunedì 30 maggio, presso la sede di Banca Finint a Conegliano, è stato firmato l’accordo per la cessione dello stabilimento Ideal Standard di Trichiana alla «Ceramica Dolomite Spa» cioè alla cordata di imprenditori veneti composta da Enrico Marchi con Banca Finint, Leonardo Del Vecchio con la holding Delfin, Luigi Rossi Luciani con la holding Luigi Rossi Luciani Sapa e Bruno Zago con la società Za-Fin Srl.

Nella nuova società, che sarà operativa dal 1° giugno, è stato trasferito da Ideal Standard il ramo d’azienda che comprende lo stabilimento di Trichiana, con impianti, stampi, attrezzature e il brand «Ceramica Dolomite».
La struttura societaria della nuova azienda vede la presenza di una holding di controllo, partecipata in modo paritetico dai 4 fondatori, che è socia di maggioranza al 53,33% della società operativa «Ceramica Dolomite Spa». È imminente la conferma che della compagine sociale farà inoltre parte, per la restante quota di capitale, il partner istituzionale Invitalia che interverrà attraverso il Fondo di salvaguardia dei livelli occupazionali operativo da marzo 2021.

L’investimento iniziale ammonta a 15 milioni di euro – di cui 8 provenienti da fondi privati dei quattro soci e 7 dal Fondo di salvaguardia dei livelli occupazionali – senza ricorso a strumenti di debito. I fondi stanziati consentiranno di dare avvio al progetto di rilancio del brand Ceramica Dolomite. Il progetto di reindustrializzazione del sito produttivo prevede inoltre la completa salvaguardia dei livelli occupazionali, con la massima valorizzazione delle competenze e delle maestranze, centrale per il percorso di rilancio.

Come previsto dall’accordo tra le parti – firmato il 12 maggio – con le sigle sindacali Filtem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e Rus a partire dal 1° giugno tutti i 408 lavoratori attualmente impiegati nel sito saranno trasferiti alla nuova società. Contestualmente per 80 lavoratori vicini alla pensione l’accordo prevede la possibilità di beneficiare dello scivolo pensionistico previsto dal contratto di espansione. Sarà attivato anche un contratto di solidarietà. Dal punto di vista operativo, la produzione sarà avviata con gradualità nel corso del mese di luglio: sarà riattivata inizialmente una sola linea produttiva, per raggiungere nei mesi successivi la piena operatività dello stabilimento con la messa in funzione anche delle altre due linee di produzione e il rientro della maggior parte degli addetti.

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