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giovedì 25 Aprile 2024,

Persi di notte sul Civetta, si erano informati soltanto sui social

L'intervento si è concluso dopo la mezzanotte. La coppia di escursionisti aveva calcolato male i tempi e sbagliato sentiero nella discesa.

Ieri sera, domenica 19 giugno, verso le 21.15 il Soccorso alpino della Val di Zoldo è stato attivato per una coppia di escursionisti che aveva perso la traccia del sentiero scendendo dal Civetta. I due, 42 anni lui, 34 lei, di Rovigo, erano saliti in vetta dalla Ferrata degli Alleghesi con l’intenzione di andare al Rifugio Coldai, salvo poi attardarsi e valutare di proseguire in direzione di Malga Grava dopo aver contattato il gestore. Lungo la discesa dalla normale però, già all’altezza dei ghiaioni, la coppia aveva superato l’incrocio con il sentiero, avanzando fino a ritrovarsi bloccata tra i mughi, 100 metri più sotto.

Scattato l’allarme, mentre una squadra si preparava a partire un soccorritore è salito a Crep e, dopo averne localizzato i segnali luminosi, ha fornito ai due le indicazioni per risalire al sentiero, dove i soccorritori, andati loro incontro, li hanno incrociati. Scesi con loro a Pecol, sono poi stati riaccompagnati a Palafavera dove avevano l’auto. L’intervento si è concluso passata mezzanotte.

La coppia, come capita sovente a molti escursionisti, aveva esclusivamente tratto le informazioni su percorsi e orari dai social, senza portare con sé alcuna cartina né approfondire quanto appreso, e si è ritrovata poi a dover fare i conti con notizie insufficienti e tempistiche non adeguate ai propri ritmi.

L’invito è sempre quello di non limitarsi alle informazioni prese su internet, di non fare totale affidamento sulle tracce Gps scaricate on line, valutare bene le proprie capacità, preparazione ed esperienza.

1 commento

  • Tanto, se succede qualcosa, abbiamo il telefonino e vengono ad aiutarci! Non mi riferisco in particolare a questa coppia,ma mi disturba questa leggerezza che rasenta la presunzione. Ma si rendono conto che potrebbero mettere in pericolo la vita dei soccorritori? O privare del soccorso con l’elicottero situazioni ben più necessarie ed urgenti? Vedo un via-vai di elicotteri e talvolta temo che si potrebbe ovviare altrimenti. Un po’ di responsabilità e consapevolezza, perbacco! E perché no, amare VERAMENTE la montagna, non come un mezzo da usare.

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