Chiamiamola «onda» oppure «ondata» – c’è chi si “perde” sull’uso di questi termini – fatto sta che è evidente: ci siamo dentro fino al collo. Da tre settimane i contagi, che prima erano in costante calo, sono tornati a una costante crescita, la progressione è forte ed è evidente che sta succedendo qualcosa. Verosimilmente Omicron 5, la variante del coronavirus che sta per diventare prevalente anche in Italia, fa sentire tutto il peso della sua contagiosità. Il dato che L’Amico calcola sulla base dei dati ufficiali regionali di oggi, venerdì 24 giugno, indica l’incidenza in provincia di Belluno al valore di 570, quando il 3 giugno era scesa fino a 131, più che quadruplicata in soli 21 giorni, un aumento del 435%. Il Veneto sta peggio come valore di incidenza, oggi 665, ma la progressione è un po’ meno forte rispetto alle Dolomiti Bellunesi con un incremento del 403% rispetto all’incidenza regionale del 3 giugno.
I ricoveri per covid, anche nelle terapie intensive, stanno in effetti aumentando in Veneto ma come sempre dobbiamo ricordarci che i numeri “ospedalieri” crescono un paio di settimane dopo l’evidenza dei maggiori contagi: i conti dell’alto valore dei contagi di oggi li faremo nella prima settimana di luglio. I più esposti alla malattia grave sono i non vaccinati e i fragili, che possono essere anche giovani, se hanno il sistema immunitario indebolito magari per i farmaci che devono assumere. Chi è vaccinato è più protetto dalla possibilità di finire in ospedale, questo sembra un dato di fatto, anche se bisogna pur sempre ricordare che i vaccini erano stati creati per la prima versione del sars-cov-2, quello arrivato dalla Cina nella prima ondata due anni fa, e da allora le mutazioni del virus sono state parecchie, dunque non si può pretendere una copertura forte rispetto a tutti i rischi. In più, l’allentamento delle misure di prevenzione (le mascherine, ma anche le distanze interpersonali) danno una grossa mano alla circolazione: guardiamoci attorno, quante delle persone che incontriamo sembrano non aver capito che la situazione si sta facendo ogni giorno più preoccupante?
Un ultimo dato, per confronto: l’anno scorso, con la variante che circolava in giugno 2021, si era sperato che l’estate (il caldo; le finestre aperte) fosse un ottimo alleato contro il covid. Con Omicron 5 non funziona così: fa caldissimo eppure oggi, 24 giugno, abbiamo in provincia di Belluno incidenza 570; l’anno scorso il 24 giugno avevamo incidenza 2,97, in calo.
Il calcolo dell’Amico del Popolo viene eseguito sulla base dei dati contenuti nel report quotidiano delle ore 8 diffuso da Azienda Zero, non consolidati. L’incidenza rapporta i nuovi casi testati di sars-cov-2 nell’arco di una settimana su 100 mila abitanti.
Luigi Guglielmi
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