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giovedì 18 Aprile 2024,

Il Cai Belluno al lavoro sui sentieri

Centinaia di ore prestate dai volontari per offrire percorsi il più possibile sicuri.

Anche in questo 2022 molte persone che scelgono la montagna bellunese per le proprie escursioni, scoprendo o riscoprendo i sentieri della Schiara, spesso legati al Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, e vivendo appieno le Dolomiti di Belluno.

La sezione bellunese del Cai è sempre molto attenta alla percorribilità dei sentieri nella massima sicurezza e anche in questa stagione ha investito molte risorse nella manutenzione dei sentieri e negli interventi programmati lungo la sentieristica di competenza.

Dopo il primo intervento di maggio per mettere in sicurezza un lungo tratto di 200 metri, che in parte era franato, del sentiero 501 (che conduce al Rifugio VII Alpini) con ben sette giornate di lavoro e 280 ore complessive, nel mese di luglio si è completata la sistemazione dei sentieri nella zona della Schiara, Talvena e Monte Coro con lo sfalcio di ben 21 chilometri e con la nuova segnatura dei sentieri, in particolare: il sentiero 514 della Val Vachera – Casera Vescovà – Forcella La Varetta e il sentiero 518 fino alla Casera Nerville, utilizzati anche per la percorrenza dell’Alta Via n. 1; il sentiero 502 La Stanga – Val di Piero; il sentiero 503 in particolare la parte che dal Rifugio Bianchet arriva alla Forcella de la Gusela; il sentiero 537 per il Monte Coro; il sentiero 505 dal Pis Pilon a Forcella Caneva; il sentiero 507 verso Forcella Tanzon; il sentiero 511 Medassa – Pis Pilon.

Tutti questi interventi hanno richiesto il lavoro di una ventina di volontari, che si sono alternati in sei giornate di luglio, per un totale di 240 ore di impegno.

A breve è previsto un intervento straordinario di sistemazione del sentiero 501, nel tratto dall’ultimo ponte al rifugio VII Alpini, sulla pala del Pis Pilon, con la sostituzione e la creazione di gradini e una messa in sicurezza generale. Si tratta di un impegno importante, sia in considerazione della grande affluenza di escursionisti che salgono al rifugio, che è anche l’accesso alle ferrate della Schiara, che del fatto che si tratta del percorso conclusivo dell’Alta Via n.1.

Occorre sottolineare che si tratta di un importante servizio realizzato grazie al lavoro dei volontari del Cai e offerto a tutti gli escursionisti, «per poter vivere e conoscere la montagna, per entrare in sintonia con essa rispettandola e godendo della bellezza e delle emozioni che sa regalare», secondo le intenzioni della Sezione di Belluno del Club Alpino Italiano.

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