Il treno musicale del «Dolomiti Blues&Soul Festival», partito il 16 luglio scorso, dopo quasi un mese di eventi nel cuore delle Dolomiti bellunesi, si avvia alle ultime fermate. Venerdì 12 e sabato 13 agosto, a San Vito di Cadore, gli ultimi due appuntamenti della rassegna.
Venerdì 12 il festival ospiterà una delle semifinali dell’Italian Blues Challenge, iniziativa a cura dell’Italian Blues Union che torna dopo l’interruzione del periodo pandemico. Sarà una sfida a colpi di note tra quattro band: Rubben Band, Alberto Visentin Band, Sleepless e Ale Ponti. Ogni band/artista avrà a disposizione 25 minuti per convincere l’apposita giuria incaricata, a decretare il vincitore che si esibirà nella finale a Potenza, al Pignola in Blues. Il vincitore della finale approderà alle finali europee dell’European Blues Challenge.
Sabato 13 la serata finale con protagonista una leggenda della chitarra: Barry Finnerty con la sua Superbad Funk Machine. Il chitarrista nato a San Francisco nel 1951, compositore, arrangiatore e songwriter, si è esibito in tutto il mondo con le proprie formazioni ed è noto al grande pubblico per il suo lavoro live e in studio di registrazione con Miles Davis, B.B. King, Billy Cobham, the Crusaders e molti altri. Un musicista dalla carriera davvero incredibile che ha all’attivo anche otto album da solista.
L’ingresso alla serata di venerdì sarà ad offerta libera, mentre per il concerto finale l’ingresso avrà un costo di 15 euro.
Il festival avrà anche una sorta di “tempi supplementari”. Il progetto Prison Songbook di Marco Vignazia e Sara Piolanti che era previsto per il 22 luglio e cancellato causa covid, verrà recuperato, sempre presso la segheria De Vido, a San Vito di Cadore, sabato 20 agosto.
Il programma è disponibile su www.dolomitibluesandsoul.it o sull’omonima pagina Facebook.
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