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venerdì 19 Aprile 2024,

Il nuovo comandante provinciale dei Carabinieri: «Lavorerò per una comunità serena»

Il colonnello Enrico Pigozzo è nato a Bassano del Grappa nel 1975.

Il nuovo comandante provinciale dei Carabinieri di Belluno è il colonnello Enrico Pigozzo, si è presentato ai giornalisti oggi, mercoledì 7 settembre. È un veneto, è nato a Bassano del Grappa nel 1975 e con l’incarico assunto ora a Belluno ritorna nella regione d’origine, lasciata nel 1996 per arruolarsi nell’Arma. «Sono orgoglioso di essere qui», ha detto alla stampa bellunese.

La prospettiva è quella delle Olimpiadi 2026. Il nuovo comandante ha importanti esperienze nell’antidroga e presto sarà affiancato da nuovi colleghi provenienti da incarichi di contrasto alla malavita organizzata. Insomma, Belluno terra tranquilla ma visto l’evento in arrivo è meglio essere prudenti e tenere gli occhi bene aperti. Pigozzo ha rivestito importanti compiti di coordinamento tra le forze dell’ordine e crede molto nel fare squadra, sotto la guida del prefetto.

Il suo primo incarico è stato a Roma, nel Battaglione Lazio. All’estero ha comandato un plotone internazionale a Sarajevo, poi ha trascorso dieci anni tra Calabria e Sicilia, «periodo fortunato», sorride Pigozzo, anche perché a Siracusa – «dove sono stato catturato dal territorio» – ha conosciuto Anna, divenuta sua moglie, già arrivata a Belluno con il loro figlio che ha 8 anni. Dopo la Sicilia Roma, al nucleo investigativo come comandante dell’antidroga, poi Bolzano, poi di nuovo a Roma a lavorare per la Nato nella stesura della dottrina d’impiego dei militari all’estero.

Pigozzo ha la sicurezza dei cittadini come “faro”: «Lavorerò per questo». Il nuovo comandante provinciale spiega il concetto con un’altra parola: serenità. Si adopererà perché la nostra comunità sia costituita da cittadini sereni, operatori economici sereni. Sente molto il compito di «prendersi cura della comunità che lo Stato affida a noi Carabinieri. Dobbiamo essere un saldo punto di riferimento, persone limpide, trasparenti e pulite, noi Carabinieri dobbiamo essere così. Lo dobbiamo fare con grande impegno, determinazione e gentilezza ma anche con fermezza: precisi nel far rispettare le regole, mantenendo il sorriso sul volto».

Conosce Belluno (da giovane ci veniva anche come turista, a camminare sulle nostre montagne; il papà ancora ci viene), ha capito qual è il contesto in cui è stato chiamato a operare: «Questo territorio forse è più fortunato di altri, non ci sono emergenze presenti altrove, ma l’attenzione non deve calare mai. Sono stato accolto dalle istituzioni con affetto e stima, segno che i Carabinieri qui hanno fatto sempre un buon lavoro, e li ringrazio».

Al di là del fenomeno macroscopico delle Olimpiadi, il comandante Pigozzo è informato sulle attività portate avanti negli anni in materia di prevenzione. «Importantissima, si deve fare prevenzione come sistema, con tutti i soggetti impegnati, non soltanto le istituzioni: il cittadino deve “digerire” i principi delle leggi, comprendere che cos’è bene e che cos’è male». E questo vale anche nell’ambito delicato delle violenze di genere, delle violenze familiari, sul quale molto hanno operato in questi anni i Carabinieri di Belluno: Enrico Pigozzo continuerà sulla stessa strada.

Luigi Guglielmi

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