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giovedì 25 Aprile 2024,

Suicidi, la provincia di Belluno registra il tasso più alto in Veneto

Secondo il report Sant’Anna 2020, reso noto dall'Ulss 1 Dolomiti. L'azienda sanitaria organizza per sabato 10 settembre un open day.

Il 10 settembre ricorre la giornata mondiale dedicata alla prevenzione del suicidio con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini e aumentare la consapevolezza sulla prevenzione dei comportamenti suicidari. L’Ulss Dolomiti, con i Dipartimenti di Salute mentale, ha organizzato un “open day”, un punto di ascolto dedicato per trovare aiuto, avere informazioni su come approcciarsi a persone vicine in difficoltà, trovare un supporto. L’appuntamento è sabato dalle 8 alle 13 al Centro salute mentale di Pieve di Cadore (Via Carducci 36/B). Un medico psichiatria, uno psicologo e un’assistente sociale saranno a disposizione di persone che si trovano in un momento di fragilità o dei loro familiari, gratuitamente e senza appuntamento, di persona o telefonicamente allo 0435 341554. Ulteriori incontri saranno organizzate nei centri di salute mentale di Agordo, Belluno e Feltre nelle prossime settimane.

« L’open day vuole essere un segnale: è importante creare consapevolezza al fine di generare sensibilità e attenzione verso l’altro, creando una cultura della vita che sia responsabilità collettiva», commenta il direttore generale Maria Grazia Carraro,« Il suicidio non è una questione strettamente personale o familiare, la sua prevenzione riguarda la comunità intera. Riguarda ciascuno di noi. Dobbiamo lavorare perché le persone che vivono delle difficoltà sappiano che si può chiedere aiuto. Dobbiamo fare rete per sostenere le persone che si sentono smarrite, dando dei punti di riferimento a cui si possano rivolgere per descrivere il loro stato d’animo. Siamo pronti a tendere la mano»

Secondo il report Sant’Anna 2020, l’Ulss Dolomiti registra il più alto tasso di suicidi in Veneto, tratto comune ad altre zone montane. Il tasso di suicidi ogni 100 mila abitanti nel periodo 2010-2020 è di 128 in Ulss Dolomiti contro una media regionale dell’84. Gesti spesso improvvisi, che denotano la difficoltà a chiedere aiuto e che lasciano sgomenti famiglie e intere comunità che si interrogano su quanto si sarebbe potuto fare per cogliere dei segnali di malessere ed agire sui fattori di rischio come l’isolamento o l’uso problematico di alcol.

10 commenti

  • Doloroso primato. Purtroppo è difficile accettare l’aiuto da parte di chi ha bisogno di aiuto. E questi ultimi due anni ci hanno chiuso in noi stessi, sicuramente aggravando tante situazioni di solitudine, disagio e difficoltà varie. Allora vi prego, qualsiasi età abbiate, lasciatevi aiutare, fatevi ascoltare, insieme si possono trovare tante soluzioni. Coraggio!

    • Tanti suicidi, a mio avviso, non dipendono solo dalla famiglia che segue poco i propri figli, ma anche dalla società. È diventata una vita troppo frenetica, presa da tante distrazioni che non lasciano ai ragazzi, fin da piccoli, il tempo per divertirsi, per giocare insieme, per parlare, relazionare, ma non con cellulare. Relazionare e giocare è importante. Fondamentale. Sono tutti autistici, attaccati al cellulare o al computer che, a mio avviso, rendono le persone meno capaci anche di ragionare, di fare calcoli a mente, meno capaci di leggere e scrivere.
      Anche per questi motivi ed avendo due figli di cui uno autistico ho dovuto abbandonare volontariamente il lavoro per seguire i miei figli, poiché i nonni erano morti. Dico che al posto del reddito di cittadinanza dovevano mettere il reddito di figliolanza: un genitore a casa ed uno al lavoro. Naturalmente aumentare gli assegni familiari e portarli ad almeno 500/ 600 euro per figlio. Noi con figlio disabile prendiamo 43,90 euro al mese. Cosa ci può servire così poco. Ed io sono 25 anni che non lavoro, ma i figli li ho seguiti mettendo dei “paletti” su ciò che si può fare e su ciò che non si deve fare. Rispetto agli altri, amicizia, relazione di parole e vedersi, incontrarsi, divertirsi. Buongiorno e cordiali saluti

    • Trovo giusto quello che scrivi, ma purtroppo a Belluno in certi casi non abbiamo ne strutture ne personale all’altezza.

    • Mah la provincia di Belluno potrebbe avere un sacco di potenzialità ma putroppo è abbandonata a se stessa come chi la popola d’altronde deve fare i conti con la solitudine.
      Per non parlare poi dei pregiudizi della nostra società sopratutto in Italia, figuriamoci poi in una provincia come belluno che sono amplificati.
      Poi il Veneto è rinomata per le “grandi bevute ” è un giovane putroppo viene condizionato anche per questo.
      La noia nel vivere in montagna magari per alcuni non è un problema ma per altri è un ostacolo che viene superato in diversi modi giusti i sbagliati che siano.

  • Sono belle parole. Ma o accettiamo che la gente ponga fine alla propria esistenza infelice, oppure ci rendiamo conto che al di là delle belle parole il giorno dopo che hai detto “non sei solo” il tizio è solo. Basta fare la prova. Smetti di chiamare quelli che chiami sempre tu per tre mesi. Se ti accorgi che se ne sbattono, capisci che se ne sono sempre sbattuti. Se sei uno che basta a sé stesso bene, altrimenti è inutile che si dicano tante belle cose… dobbiamo accettare che ce ne freghiamo del benessere delle persone. CI interessiamo AL NOSTRO.
    Dopo che hai detto ad uno che può “descrivere il loro stato d’animo” che presa per i fondelli è?
    Ammesso – e non concesso! – che uno su 20 accetti l’aiuto psicologico… ma chi può permetterselo?
    Spesso sei depresso ANCHE perché non hai soldi.

    La verità è che non vogliamo accettare che la gente ponga liberamente – e dignitosamente (rapido ed indolore) – fine ad una vita il cui bilancio è irrimediabilmente negativo, ma è solo una sensazione nostra: li costringiamo ad una esistenza che è l’inferno in terra, invece di concedere loro la pace.

    E se si tratta di migliorarci la vita gli uni gli altri: ma vi siete guardati intorno?

  • Perché la prov. Di Belluno è prima nella classifica dei suicidi?
    E Ve lo domandate pure?
    La Prov. Di Belluno è ai confini dell’Italia, è montuosa, è abbandonata a sé stessa,non ha rappresentanza politica a Roma .
    Della prov. Di Belluno tutti sfruttano tutto( energia elettrica, Dolomiti, turismo, e tra poco anche Olimpiadi….) e non riconoscono mai nulla
    Vivere qui costa molto sia economicamente che socialmente.
    Chi vuole studiare emigrare, l’inverno dura 8 mesi e bisogna scaldarsi, il lavoro qui è poco e mal pagato .
    Cosa volete che sia la qualità di vita qui?

  • Sono assolutamente d’accordo

  • La risposta è una sola…..
    ALCOOL

    • Ok l’alcool può dare il coraggio a farlo ma non è sempre la causa . Purtroppo i problemi economici sono la prima causa che non lascia scampo o problemi sentimentali. Belluno è bella ma è una città di montagna con un clima piovoso e cupo rispetto al sud , basta passare il Fadalto e si vede una luce già diversa e più apertura del panorama, sembra di no ma le montagne provocano un senso di oppressione e soffocamento e pure inquietudine specialmente di sera con il buio sono inquietanti scusate ma è vero

  • Io ho vissuto 10 anni a Belluno ,e si sta un gran bene ,io sono stato benissimo.citta pulita ,i servizi funzionavano ,ospedale il Top,
    La gente gentilissima ,cortese ,scuole ,mia Figlia andava a Mussoi ,scuola Sana, docenti perfetti ,umani ,e poi Nn dimenticherò mai NuovaCantica scuola di musica dove i miei figli andavano con grandissima Voglia,Le Maestra Isa Carlin e la Maestra Debora il Maestro Luciano ,ancora sono nel Cuore dei miei Figli.Spero vivamente di Ritornare a Belluno.E nn dimenticherò mai le meravigliose Passeggiate in Montagna.
    Belluno la Città più Bella DEl Mondo.

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