Belluno °C

giovedì 25 Aprile 2024,

Costi energetici, l’allarme delle cooperative sociali: «Così rischiamo il collasso»

Una situazione che mette in crisi la tenuta del sistema di welfare territoriale (nella foto, Luca Sartorato, presidente di Federsolidarietà Belluno e Treviso).

L’aumento dei costi energetici colpisce anche le cooperative bellunesi e trevigiane che gestiscono strutture socio sanitarie e socio assistenziali. Eclatante il caso della Coop Eureka, la cooperativa sociale di inserimento lavorativo, con base a Castelfranco Veneto (Treviso) che gestisce il servizio di lavanderia per le case di riposo, che non è più in grado di garantire la continuità delle prestazioni e si trova ad affrontare bollette esorbitanti. Quello della coop castellana è solo il primo segnale di allarme che rischia di tradursi in un vero e proprio dramma con l’arrivo dell’inverno e l’accensione dei sistemi di riscaldamento; solo allora sarà davvero evidente l’insostenibilità dei costi per le coop che gestiscono strutture sanitarie e assistenziali, prime fra tutte le case di riposo.

Da qui l’appello a enti locali e Regione affinché si provveda all’adeguamento delle tariffe applicate e al Governo per l’introduzione di adeguate misure di sostegno. «Si tratta di una situazione esplosiva per le nostre imprese ma soprattutto per la tenuta del sistema di welfare territoriale – dichiara Luca Sartorato, presidente di Federsolidarietà Belluno e Treviso, l’organizzazione di rappresentanza delle cooperative sociali aderenti a Confcooperative – non possiamo sostenere un aumento dei costi così significativo, che rischia di portare al collasso le nostre aziende. I rincari, d’altro canto, sono destinati a tradursi in una perdita drammatica di posti di lavoro e in uno stress ulteriore per la tenuta sociale. Per questo motivo chiediamo al Governo interventi rapidi e proponiamo di congelare gli aumenti in bolletta, concedendo alle cooperative una dilazione dei pagamenti di almeno sei mesi».

Le imprese attendono con impazienza le misure le messe in campo dal Governo con il decreto legge Aiuti ter a supporto degli enti di Terzo settore. Il primo intervento è del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e prevede un contributo straordinario per gli enti del Terzo Settore pari al 25% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica effettivamente utilizzata nel primo, secondo, terzo e quarto trimestre del 2022 e – a parziale compensazione dei maggiori oneri effettivamente sostenuti per l’acquisto del gas naturale – un eguale contributo straordinario sempre pari al 25%, per quanto consumato nel primo, secondo, terzo e quarto trimestre 2022 per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici.

La seconda misura invece interessa le cooperative gestiscono servizi sociosanitari e sociali residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità ed è stato istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze. Si tratta di un fondo ex novo di 120 milioni l’anno destinato realtà che hanno subito un incremento dei costi energetici oltre il 30% nel terzo e quarto trimestre 2022.

1 commento

  • Grazie per questo richiamo alla classe politica affinchè si faccia carico di interventi finanziari urgenti a sostegno della emergenza dei sopracosti energetici.Il sostegno dovrà estendersi anche per il periodo pregresso in modo da poter pagare le bollette maturate per le diverse categorie di fornitura.Il mio intervento è dovuto alla personale condizione di consigliere della locale Casa di Riposo.Per ogni iniziativa di coordinamento da avviare presso gli Enti competenti al sostegno in argomento chiedo di essere informato. Grazie.Bruno Scalzeri cell.345 9226631

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d