Motori e compressori per l’elettrodomestico, Nidec investe in Austria. E in Italia? «A causa della totale mancanza di strategie di politica industriale il settore è stato totalmente abbandonato», commenta Stefano Bona, segretario generale Fiom Belluno. «Con la fine del progetto Italcomp, la definitiva chiusura di Embraco e la cessione e completa riconversione di Acc la multinazionale Nidec ottiene il monopolio della produzione di compressori domestici in Europa. Con l’aiuto finanziario del governo Austriaco (vincoli comunitari?) Nidec investe e rilancia la produzione nello stabilimento di Furstenfeld, che, giova ricordare, è stato di proprietà di Acc. A dimostrazione che il mercato continua a premiare la produzione di compressori», tiene a ricordare Bona, intervendo in merito alla notizia che Nidec Global, 12 mila addetti in 9 stabilimenti nel mondo e quartier generale per l’Europa a Pordenone, ha annuncia un piano di investimenti di oltre 50 milioni di euro in 5 anni nel sito austriaco che conta una capacità produttiva annuale di 4 milioni di compressori per la refrigerazione e componenti per 2 milioni di motori per lavatrici.
«In Italia invece il settore compressori è stato abbandonato, ribadisce, facendo esplicito riferimento al caso Acc, «perdendo centinaia di posti di lavoro e un patrimonio di professionalità e competenze. Come Fiom abbiamo sempre sostenuto quanto sciagurata fosse tale decisione sempre inascoltati. Il futuro della manifattura italiana passa necessariamente dall’individuazione dei settori strategici e da politiche industriali che li sostengano e rilancino. Speriamo non sia troppo tardi quando i governi odierni e futuri ne avranno coscienza». M.R.
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1 commento
Francesco
Da tempo acc coi suoi prodotti era fuori mercato…costavano troppo neanche i cinesi ci sono riusciti