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venerdì 19 Aprile 2024,

Opportunità e limiti della telemedicina nel convegno dell’Associazione pensionati artigiani

Si è svolto a Pedavena. La presidente De Pol: «Un grande vantaggio, ma non perdiamo di vista l’aspetto umano».

«La telemedicina rappresenta un grande vantaggio per noi che abitiamo in montagna e abbiamo oggettive difficoltà di spostamento. Tuttavia dobbiamo tener conto delle capacità tecnologiche che non tutti gli anziani possiedono e lavorare in qualche modo su tale aspetto». Lo ha detto Antinesca De Pol, presidente di Anap, Associazione dei Pensionati artigiani di Confartigianato Imprese Veneto, durante il confronto organizzato a Pedavena.

Al centro del confronto del dibattito le proposte e le prospettive della telemedicina: ovvero, l’insieme di tecniche mediche e informatiche che permettono di curare il paziente a distanza. E di fornire servizi utili: soprattutto alle persone più anziane. Un tema di rilievo e di assoluto interesse. «La vita ha le sue tappe, ognuna delle quali è caratterizzata da eventi ed esigenze. Attraverso le iniziative dell’Anap, cerchiamo di sensibilizzare chi di competenza, ma anche i diretti interessati, rispetto a una migliore qualità di vita per la persona non più in età lavorativa», ha detto De Pol. 

Lo scorso anno è stato affrontato il tema della domotica e su come l’abitazione debba avere delle peculiarità per rendere agevole la vita dell’anziano. «Ora invece ci soffermiamo sulla telemedicina», ha aggiunto. «In questo senso, siamo pronti ad apprendere cose nuove e a capire meglio alcuni aspetti. Grazie alla telemedicina, si potranno effettuare visite a distanza, elettrocardiogrammi e altri servizi, rendendo le attività più snelle per mezzo della tecnologia».  

Ma non manca l’altro lato della medaglia: «Potremmo essere di fronte a una vera e propria svolta nella medicina. Ma l’auspicio è che la telemedicina non cancelli il rapporto umano, la fisicità, l’ascolto, il poter contare su persone che ti stanno vicine in caso di necessità. Va benissimo velocizzare e rendere più fruibili i servizi, attraverso modalità più “smart”, ma non dobbiamo mai dimenticare che al centro c’è la persona, con i suoi modi di essere, le svariate sfaccettature e i bisogni».  

All’appuntamento di Pedavena erano presenti pure il vice presidente Anap Veneto, Raffaele Zordanazzo, la presidente Confartigianato Imprese Belluno, Claudia Scarzanella, oltre alle istituzioni: dal sindaco Nicola Castellaz, alla consigliera provinciale Serenella Bogana, fino a Monica Briani, dirigente Programmazione sanitaria della Regione Veneto. Infine, Mauro Fantinel (Unità Operativa complessa di Cardiologia dell’ospedale Santa Maria del Prato di Feltre) ha presentato un’esperienza concreta. 

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