Mentre sta per finire l’obbligo di mascherina in numerosi contesti, per esempio sui mezzi pubblici, i numeri consiglierebbero prudenza: in mancanza di una prescrizione di legge, le persone anziane e i “fragili” dovranno cercare di difendersi da sé, con comportamenti attenti e sperando nella comprensione e nella responsabilità degli altri.
L’incidenza a livello nazionale pare sia di poco sopra il valore di trecento, ma si sa: pesano i dati delle regioni dove vengono eseguiti pochi tamponi. Nel Veneto invece l’incidenza oggi, venerdì 30 settembre, risulta aver raggiunto 592 punti e la provincia di Belluno va peggio essendo balzata a 650. Significa che c’è tanto contagio. Anche perché l’incidenza si basa soltanto sui tamponi effettuati dall’Ulss e dalle farmacie, ma sfuggono quelli del fai-da-te, sfugge quindi molto.
La permanenza della provincia di Belluno entro la fascia di incidenza 400 è durata solo quattro giorni, dopo 16 giorni trascorsi fra 300 e 399. Ma l’indicatore che misura i contagi si è poi impennato, perché siamo rimasti nell’incidenza 500 solo due giorni, e da due giorni siamo nella fascia 600.
Il calcolo dell’Amico del Popolo viene eseguito sulla base dei dati contenuti nel report quotidiano delle ore 8 diffuso da Azienda Zero, non consolidati. L’incidenza rapporta i nuovi casi testati di sars-cov-2 nell’arco di una settimana su 100 mila abitanti.
Luigi Guglielmi
Seguici anche su Instagram:
https://www.instagram.com/amicodelpopolo.it/