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giovedì 25 Aprile 2024,

Pista da bob di Cortina, il Cio declina la responsabilità

Rispondendo al Comitato civico di Cortina il Comitato olimpico internazionale ha fatto presente che costruire la nuova pista non è un requisito per i Giochi olimpici, ma che sarebbe assurdo non utilizzarla vista la volontà degli Enti pubblici italiani di realizzarla.

Il Cio, Comitato olimpico internazionale, ha risposto dalla sua sede di Losanna alla lettera che le era stata inviata lo scorso 16 settembre dal Comitato Civico Cortina con le firme di 1.260 cittadini.
La sintesi della risposta del Cio, arrivata tramite una mail di Christophe Dubi, Olympic Games executive director – spiega Marina Menardi, presidente del Comitato Civico Cortina – è che a loro non interessa che si costruisca la pista di bob a Cortina d’Ampezzo e che non è necessaria per le Olimpiadi Milano Cortina 2026, ma che se gli Enti pubblici italiani vogliono allestire una nuova pista, per ragioni di costi è opportuno usarla anche per i Giochi olimpici.

Queste la traduzione delle parole utilizzate dal Cio: «Per quanto riguarda la pista da bob, il Cio è stato chiaro nella sua posizione, ovvero che costruire una nuova pista a Cortina non è un requisito per i Giochi olimpici. Il Cio ha già discusso la situazione con i comitati delle varie candidature ai tempi dell’elezione di Milano-Cortina. È inoltre stato portato all’attenzione dal Comitato Coordinatore con le autorità locali, dopo l’elezione. Siamo stati informati dalle autorità locali che questo sarebbe stato un progetto turistico e sportivo, il quale sarebbe comunque andato avanti, anche senza i Giochi olimpici. Date queste circostanze, il Cio ha concordato che la pista da bob sarebbe stata usata per i Giochi per questioni di costi e sostenibilità, in quanto non avrebbe nessun senso avere un’infrastruttura del genere e poi andare altrove. Visto che la pista sarebbe stata costruita comunque, anche senza i Giochi, abbiamo dunque concordato che questo progetto non sarebbe stato parte del budget previsto per i giochi olimpici invernali».

Commenta Marina Menardi: «Ci siamo sentiti continuamente dire che se oggi abbiamo le Olimpiadi è perché avevamo nel dossier la riqualificazione della pista da bob di Cortina. Il comunicato del Governatore veneto Zaia del 14 settembre scorso, in risposta alla lettera di iniziativa del Comitato Civico Cortina, riportava: “Se oggi abbiamo le Olimpiadi a Cortina, con una ricaduta già palpabile e un aumento del Pil stimato da prestigiose Università di almeno un miliardo di euro, è per la vittoria di una candidatura che aveva come asse portante del dossier proprio il Bob. Ricordo che siamo stati premiati per il progetto di Olimpiadi meno costose, sostenibili, e con un asse portante nel Bob. Con l’ulteriore progetto di estendere il tutto all’intera area dolomitica, oltre Cortina”».

«La pista di bob la vuole il presidente Zaia e al Cio, dell’impianto, non importa niente», conclude Marina Menardi secondo la quale si tratta di un’opera «inutile, costosa, ambientalmente insostenibile» e la cui responsabilità «presente e futura è tutta italiana, da Malagò a Zaia, passando per Ghedina e Lorenzi, sindaci di Cortina».

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