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venerdì 26 Aprile 2024,

«Valbelluna, una valle cicloturistica (?)», oggi pomeriggio il convegno a Seravella

Per conoscere lo "stato dell'arte" della ciclabilità e di quello che può diventare un grande progetto turistico.

Nell’ambito della rassegna «Monta in sella» organizzata da Isoipse e dal Museo storico della Bicicletta Toni Bevilacqua, con il Comune di Cesiomaggiore, Lattebusche e Panificio Andy, si terrà oggi, sabato 1 ottobre al Museo etnografico di Seravella (Cesiomaggiore) dalle 17 alle 19.30, il convegno «Valbelluna, una valle cicloturistica (?)». Il titolo è volutamente provocatorio, con quel punto di domanda fra parentesi.

La tavola rotonda intende far conoscere il progetto di valorizzare la ciclabilità e il turismo sulle due ruote in Val Belluna, con una logica di rete e di area vasta. Si confronteranno Elisa Calcamuggi (Dmo Belluno) «Una provincia cicloturistica», Micaela Bordignon (Consorzio Dolomiti Prealpi) «I progetti del Consorzio», Claudio Ciacchetti (Fiab Belluno) «L’Anello della Val Belluna», Fulcio Miari Fulcis «Gab, Grande Anello Bellunese», Massimo Panighel (Asd Pedali di Marca) «Gravel in the land of Venice», Andrea De Bona «Bike&Wine Press», Alessandro Moretto (Isoipse) «Atlante dell’architettura rurale». Poi si potrà gustare un aperitivo al Museo Storico della Bicicletta, poco distante dalla sede del convegno. Per informazioni e prenotazioni: 3201963266, museostoricodellabicicletta@gmail.com

La Valbelluna è una valle ciclabile e cicloturistica? «Ci piacerebbe poterlo asserire», spiegano gli organizzatori, «ma per il momento c’è ancora un punto di domanda che lascia aperto il dibattito sulle azioni da intraprendere per migliorare, se crediamo in questa forma di sviluppo turistico e di mobilità pubblica. La tavola rotonda organizzata nell’ambito della rassegna Monta in Sella vuole aiutare tutti noi cittadini e in particolar modo gli operatori turistici del territorio a conoscere “lo stato dell’arte” della ciclabilità della valle».

3 commenti

  • Non vedi rappresentata la Provincia. È l’unico ente che potrebbe coordinare la miriade di poste esistenti, ognuna autoreferenziale, come tutte le organizzazioni presenti. La Provincia tra l’altro ha già in mano l’autorizzazione a poter usare il marchio “Dino Buzzati”, gentilmente concesso dagli eredi. Sarebbe l’unico marchio da spendere livello mondiale.

  • Errata corrige: non “vedi” ma “vedo”. Non “poste” ma “piste”.

  • Continuiamo a spendere soldi pubblici per fare le ciclabili e poi i ciclisti non le utilizzano preferendo stare un strada magari in doppia o terza fila (vedi ponte di Bribano con strada chiusa per 2 mesi a marzo/aprile 2021 per realizzarla e poi i ciclisti che manco la usano). Ben vengano le piste ciclabili, ma anche le multe ai ciclisti che infrangono più e più volte il codice della strada!!

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