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venerdì 3 Maggio 2024,

Sabato lo spettacolo «Mia figlia ha 90 anni»: l’assistenza all’anziano fragile (e l’impegno delle donne)

L'Ordine dei medici invita tutta la popolazione, alle 18: mezz'ora di intervista, poi Gianna Coletti in scena.

Mezz’ora di intervista a due specialisti e poi uno spettacolo, per riflettere. Sabato 15 ottobre al Teatro Giovanni XXIII di Belluno si ragionerà sull’assistenza all’anziano fragile. E sul palco, dopo un’introduzione, salirà l’attrice e autrice Gianna Coletti, che porterà in scena la sua opera «Mamma a carico. Mia figlia ha 90 anni». Il tutto entro una cornice che i medici organizzatori hanno intitolato «La gestione perioperatoria dell’anziano fragile».

L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Belluno invita all’appuntamento la cittadinanza bellunese, le associazioni di volontariato impegnate nell’assistenza socio-sanitaria, docenti e studenti di Infermieristica, operatori sanitari e prestatori di assistenza. Alle 18 il giornalista Luigi Guglielmi (L’Amico del Popolo) intervisterà i medici Massimiliano Mosca (geriatra, già direttore del Dipartimento di Medicina dell’Ulss 1 Dolomiti) e Cinzia Omiciuolo (direttrice della Uoc di Geriatria dell’Ospedale di Feltre) sul tema: «Le cure di lungo termine nel sostegno alla fragilità dell’anziano». Sarà un rapido scambio di riflessioni prima dello spettacolo: alle 18.30 toccherà a Gianna Coletti, con la recitazione, catturare l’attenzione del pubblico e guidare la riflessione. Intervista e incontro sono aperti a tutti.

Lo spettacolo è tratto dal un libro scritto da Gianna Coletti, edito da Einaudi, che affronta con leggerezza e profondità il tema del prendersi cura di un genitore fragile, situazione che riguarda ancora moltissime donne perché ritenute dalla collettività più “adeguate” a farsi carico degli impegni domestici e familiari. «Mamma a carico. Mia figlia ha novant’anni» è una condivisione coraggiosa e importante, un aiuto per le tante donne che vivono questa situazione, e che troppo spesso vengono lasciate sole.

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