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venerdì 29 Marzo 2024,

Cambi di medici a Pedavena, Cesiomaggiore, Alpago e Santo Stefano di Cadore

Buone notizie nell’assistenza territoriale grazie anche all’arrivo di un medico proveniente da un’altra regione.

Buone notizie nell’assistenza territoriale. Lo sottolinea una nota dell’Ulss Dolomiti facendo presente che per tutte le cessazioni dei medici di base è stata trovata una soluzione, grazie anche all’ingresso di un nuovo medico proveniente da un’altra regione.

Nell’ambito territoriale di Cesiomaggiore a metà novembre prenderà servizio il dottor Mansueto Basilio. Il professionista, proveniente dalla Calabria, ha accettato l’incarico e da metà del prossimo mese sarà disponibile per farsi carico degli ex assistiti della dottoressa Serio, che provvisoriamente erano stati seguiti dalla dottoressa Lamanna.

A Pedavena gli assistiti della dottoressa Celleghin, che a fine mese cesserà l’attuale incarico di medico di assistenza primaria per assumerlo in un altro ambito territoriale dell’Ulss, saranno assegnati d’ufficio alla dottoressa Francesca Cassol che ha accettato l’incarico.

A Santo Stefano di Cadore a fine ottobre, cesserà il servizio di assistenza primaria il dottor Aldo Bettini. L’Ulss ha già individuato un nuovo professionista a cui nelle prossime settimane sarà affidato l’incarico.

In Alpago è stato prorogato l’incarico al dottor Vincenzo Martino che continuerà quindi a prestare servizio.

«Nonostante i numerosi pensionamenti di medici di medicina generale degli ultimi anni, nella nostra Ulss, al momento, stiamo riuscendo ad assicurare un medico di famiglia a ciascun assistito, il che è un gran risultato», commenta la direttrice generale dell’Ulss Dolomiti, Maria Grazia Carraro. «Sono particolarmente lieta che professionisti di altri territori scelgano le Dolomiti per prestare servizio in un territorio a volte critico, ma generoso. Dopo il collega della Puglia che ha accettato l’incarico a Lamon, un professionista friulano che ha preso servizio a Longarone, diamo il benvenuto al nuovo medico che eserciterà a Cesiomaggiore. Insieme a questi, auspico che sempre più giovani del territorio, come la dottoressa Cassol, scelgano la professione del medico di famiglia, figura cardine nel percorso di cura di ciascun assistito, punto di riferimento per le famiglie che nel nostro contesto svolge ancora anche un ruolo sociale di primo piano».

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