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giovedì 18 Aprile 2024,

Da san Martino l’esempio a seguire la via dell’amore in ogni situazione ►FOTO

Nella solenne celebrazione in Cattedrale il vescovo Renato ha formulato l’augurio che la Chiesa di Belluno-Feltre possa essere un popolo, ricco di mille particolarità e risorse, che vuole camminare insieme.

Una cattedrale molto affollata ha ospitato questa mattina a Belluno la solenne celebrazione eucaristica in occasione della festa di san Martino, patrono della città e della diocesi. Presieduta dal vescovo Renato, attorniato da numerosi sacerdoti, la Santa Messa ha visto la partecipazione di numerose autorità, tra cui il prefetto Savastano e il sindaco De Pellegrin, e anche di una folta rappresentanza di fedeli delle parrocchie dell’Agordino, presentatisi anche con i costumi tipici dei loro paesi. Agordini anche i cantori che hanno sostenuto l’assemblea con una formazione costituita dai componenti di varie corali.

All’omelia il Vescovo, dopo aver ricordato che siamo raggiunti e salvati dalla mano del Signore che si protende verso di noi, ha sottolineato che tutti siamo alla ricerca di questo amore e che la vita non vale se non ha l’amore. È questa la testimonianza di san Martino che – ha fatto presente monsignor Marangoni – ci porta oltre il nostro sopravvivere, oltre le nostre chiusure e le nostre pene, oltre il nostro sopportarci, scuote le nostre prese di distanza e il timore dei tempi futuri.

Anche la ricerca di Dio è esperienza di amore ha evidenziato il Vescovo facendo riferimento al passo del Vangelo appena proclamato in cui Gesù spiega che sfamare gli assetati, dissetare gli assetati… è volere bene a Lui stesso. Gesù viene per l’amore e vive per l’amore, ha commentato mons. Marangoni. L’amore, anche per il più piccolo, salva la vita, le dà dignità, la apre alla gioia.

Il Vescovo ha poi ricordato che con l’amore si può vivere ovunque e che san Martino ci invita a seguire la via dell’amore in ogni situazione, in un cammino che è alla portata di tutti, per ogni generazione e sino alla fine dei confini della terra, per rigenerare la vita. Di qui l’invito a continuare l’esempio di Martino anche in questo tempo e nelle nostre comunità praticando l’amore.

San Martino, ha sottolineato il Vescovo, ci sollecita in particolare a non continuare a rammaricarci per ciò che ci manca e a fare memoria del pellegrinaggio a Roma in occasione della beatificazione di papa Luciani quando è stato possibile fare l’esperienza di un popolo che cammina insieme. E questo è stato anche l’augurio del Vescovo: essere un popolo, ricco di mille particolarità e risorse, che vuole camminare insieme. Questo – ha concluso monsignor Marangoni – è anche il sogno di una Chiesa rinnovata, impegnata nel condividere e nel camminare insieme perché – come ha sottolineato anche papa Francesco – il cammino della sinodalità è ciò che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio.

A conclusione della Santa Messa, a conferma di questa prospettiva e quale assunzione ufficiale di impegno di fronte a tutta la diocesi, un rappresentante dei Consigli pastorali ha prestato la voce a tutti coloro che svolgono un servizio in parrocchia per esprimere la volontà di tutti a camminare insieme e a costruire collaborazioni reali perché le parrocchie diventino “comunità sorelle”.

Infine – da parte del Vescovo – la comunicazione della nomina di nuovi sacerdoti nelle file del Capitolo della Cattedrale: don Diego Bardin, don Paolo Cavallini (come penitenziere), don Davide Fiocco (canonico teologo), don Giuliano Follin, don Giorgio Lise.

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