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mercoledì 24 Aprile 2024,

Belluno tira le fila del progetto Rice (Rete internazionale delle città dell’educazione)

Sabato 3 dicembre dalle 9 alle 13 il convegno online finale dal titolo «Belluno e Borgo Valbelluna: città dell’educazione tra processi di inclusione e di co-educazione».

Nel 2019, con la firma ufficiale, Belluno è entrata nella Rete internazionale delle città educative (Rice) affiancandosi ad altre decine di città italiane ed estere tra le quali Treviso e Bologna. Lo scopo dell’iniziativa è quello di promuovere buone pratiche co-educative, inclusive e di orientamento nei servizi educativi scolastici e sociali del territorio, rivolte a bambini, adolescenti e giovani tramite il coinvolgimento, anche formativo, di famiglie ed insegnanti.

Ora Belluno tira le fila del progetto Rice. Sabato 3 dicembre dalle 9 alle 13 si terrà, online, il convegno conclusivo dal titolo «Belluno e Borgo Valbelluna: città dell’educazione tra processi di inclusione e di co-educazione». L’evento è organizzato dallo Iusve (Istituto universitario salesiano di Venezia) con la collaborazione del Comune di Belluno, dell’Università di Bologna, dell’Università di Mons (Belgio) e dei partner del Progetto Rice (Rete internazionale delle città dell’educazione).
Interverranno in qualità di relatori Roberto Dainese, professore ordinario all’Università di Bologna, Mara Padovan, coordinatrice responsabile di rete del progetto Rice (Iusve), Anna Pileri, coordinatrice scientifica responsabile della ricerca, del progetto Rice, Iusve e Unibo e Valeria Friso, professoressa all’Università di Bologna.

Sarà l’occasione per presentare le attività svolte nei nidi e nelle scuole dal 2019 ad oggi. A metà mattinata infatti, dalle 11 alle 12 circa, uno spazio sarà dedicato alle coordinatrici pedagogiche e alle direttrici degli istituti coinvolti che porteranno la loro esperienza e racconteranno le iniziative concrete realizzate e i risultati ottenuti.

«L’appuntamento di sabato rappresenta il punto di conclusione di questa azione immateriale avviata nel 2019 e legata alla rigenerazione urbana e alla riapertura della scuola Gabelli», spiega l’assessore alle politiche giovanili di Belluno, Roberta Olivotto. «Punto di chiusura dunque, ma che vuole essere anche punto di partenza e di riflessione sul ruolo di Belluno, del Comune, della comunità e delle famiglie nell’educazione dei ragazzi. Le sfide che la nuova società ci presenta, l’emergenza educativa e la necessità di inclusione sociale dei giovani possono essere vinte solo con una sinergia tra famiglie, scuola e comunità chiamati, insieme, a reinventare strategie educative per mettere in rete le risorse del territorio e rendere Belluno città educativa».

Per partecipare al convegno è necessario iscriversi
attraverso il link: https://easyroom.salesianimestre.it/portale/IUSVE-EVENTI-PSICOLOGIA (che sarà messo anche nella home page del sito istituzionale del Comune) o visitando il sito www.iusve.it

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